“Due milioni di euro in meno. La scure dei tagli della Lega si abbatte sull’Arpa, l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte. E se il bilancio preventivo verrà approvato, avrà effetto immediato già nel 2020”. A dirlo sono Giorgio Bertola e Sarah Disabato, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle.
“La notizia è trapelata in commissione ambiente direttamente dall’assessore Marnati. Secondo quanto dichiarato dalla giunta il pesante taglio potrà essere coperto da un indefinito “tesoretto” che l’Agenzia avrebbe messo da parte negli anni. Dai bilanci emerge che gli unici fondi extra dell’ente (come quelli derivanti dalle sanzioni per gli ecoreati) sono vincolati a spese circoscritte e non utilizzabili per investimenti. Mentre i piccoli avanzi di amministrazione vengono spesi annualmente per il rinnovo e il miglioramento dei laboratori e delle attrezzature”.
“I 14 mln di euro attualmente a bilancio della Regione, già ridotti nel 2016 da Chiamparino, sono appena sufficienti per coprire le spese ordinarie e il personale. Un ulteriore taglio potrebbe compromettere in modo definitivo l’efficacia di un ente che attualmente è un fiore all’occhiello della nostra Regione, uno strumento indispensabile per garantire la salute dei piemontesi”.
“L’ipotesi messa in campo da Marnati stride ancor di più se connessa alle recenti disposizioni della giunta che ha già attivato i nuovi maxi controllo delle caldaie piemontesi. Confidiamo quindi sul buonsenso dell’assessore: torni indietro sulla decisione e ripristini il bilancio del 2019. Sarà nostra premura chiedere che venga audita l'ARPA per avere una più ampia comprensione delle conseguenze dei tagli sul funzionamento dell’agenzia e sulla salute dei piemontesi”.