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Economia e lavoro | 18 febbraio 2020, 17:35

Ex Embraco: dopo 15 giorni gli stipendi ancora non ci sono. I sindacati scrivono al Mise: "Difendere la dignità del Paese"

Nessuna novità nemmeno sul fronte dell'advisor. Fim, Fiom e Uilm: "Da troppo tempo aspettiamo risposte serie". Dura presa di posizione anche di Uglm

Ex Embraco: dopo 15 giorni gli stipendi ancora non ci sono. I sindacati scrivono al Mise: "Difendere la dignità del Paese"

Dal 3 al 18 febbraio i conti sono presto fatti: 15 giorni, al termine dei quali non sono arrivati gli stipendi che invece, in occasione dell'ultimo incontro al Mise, erano stati promessi ai lavoratori ex Embraco (oggi Ventures), a saldo delle pendenze ancora non corrisposte dall'attuale proprietà.

A prendersi l'impegno era stata la Whirlpool Latin America, responsabile per Embraco e titolare del conto Escrow che all'epoca fu costituito proprio con lo scopo di sostenere e alimentare il processo di reindustrializzazione dello stabilimento di Riva di Chieri. Ecco perché, allo scadere dei 15 giorni, Fim Fiom e Uilm di Torino hanno preso carta e penna e hanno immediatamente scritto al Ministero per lo Sviluppo Economico, sottolineando la necessità di "difendere le lavoratrici e i lavoratori ex Embraco, e con essi la dignità del Paese".   

L'impegno, si legge nella missiva, riguardava sia lo sblocco "entro quindici giorni del pagamento delle retribuzioni mancanti", ma anche "l’avvio, attraverso il mandato ufficiale a un nuovo Advisor, di un nuovo processo di reindustrializzazione. Con la giornata di oggi i quindici giorni sono trascorsi e gli impegni non sono stati mantenuti".

Ecco perché, secondo i sindacati metalmeccanici, la palla torna nel campo del Mise. Con l'invito "a rendere noto a noi e soprattutto alle lavoratrici e ai lavoratori, che sono da troppo tempo in attesa di avere risposte serie, quali iniziative intende intraprendere per mantenere gli impegni presi dal Ministero dello Sviluppo Economico sul mantenimento dell’occupazione".

“La situazione alla Ventures resta ancora in alto mare”, ha dichiarato Ciro Marino della Uglm di Torino. “Un atteggiamento intollerabile dopo l’ennesimo incontro al ministero dello Sviluppo economico: nuovamente promesse disattese, 15 giorni sono trascorsi e i lavoratori attendevano risposte, le stesse non sopraggiunte. Il ministero non deve essere garante di eventuali probabili truffatori”.

Massimiliano Sciullo

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