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Economia e lavoro | 14 luglio 2025, 13:31

L’incubatore 2i3T diventa maggiorenne: dalla culla sono nate 122 start up, raccogliendo 83 milioni

Traguardo importante la struttura legata al mondo dell’università degli Studi e nata nel 2007

Tutto è cominciato nel 2007, con 15 imprese. Adesso i numeri e i volumi sono da “maggiorenni”. Letteralmente, visto che 2i3T, l’incubatore dell’Università degli studi di Torino, compie 18 anni e ha tagliato parecchi traguardi. Si tratta infatti di una culla che ha ospitato 122 start up e spin off

Raccolti 83 milioni di capitali

In termini economici, sono stati raccolti capitali per 83 milioni di euro, con il “record” di EuremAb (che ha raccolto 21 milioni), Kither Biotech (5,6) e ancora Addax Biosciences (2,5), i-Tes (1,4) e Corion Biotech (1 milione).

Risorse, ma anche riconoscimenti: nel 2016 (con Panoxyvir) e nel 2024 con Inflant, l’incubatore ha portato a casa due volte il Premio internazionale per l’innovazione. Nel primo caso furono portate avanti terapie antivirali, mentre lo scorso anno ha trovato terreno fertile la terapia per trattare le malattie intestinali. 

Un mondo che è cambiato 

Diciotto anni dopo il mondo è cambiato “Torino si è qualificata nella mappa dell’innovazione e tutto il settore ha visto grandi novità, compreso un grande interessamento del settore pubblico, che sostengono il trasferimento tecnologico”, dice Giuseppe Serrao, direttore della struttura, mentre la presidente è Fiorella Altruda, che nel 2020 ha raccolto il testimone da Silvio Aime.

Massimiliano Sciullo

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