Con un post pubblicato sul suo sito ufficiale, la Juve ha posto fine alla querelle in corso nelle ultime ore, che vedeva profilarsi l'ipotesi delle porte chiuse per la sfida di ritorno delle semifinali di Coppa Italia, in programma mercoledì sera allo Stadium.
La società bianconera conferma invece che ci sarà il pubblico sulle gradinate, con le limitazioni per i tifosi residenti in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e nelle province di Pesaro Urbino e Savona. Limitazioni note dalla giornata di ieri, come peraltro aveva dichiarato lo stesso Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, nel video che riproponiamo qui di seguito.
Questo, di seguito, il comunicato diffuso dalla Juventus Fc. "Visto il Decreto n°6 del 1 marzo 2020, il match semifinale di Coppa Italia del 4 marzo, ore 20:45, sarà aperto a tutti tifosi non residenti nelle regioni Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e nelle province di Pesaro e Urbino e Savona. A partire dalle 14 di oggi, 2 marzo 2020 e fino alle ore 12 di mercoledì 4 marzo 2020 verrà abilitato il cambio nominativo per tutti i tagliandi acquistati, secondo le seguenti modalità:
- il cambio nominativo dovrà essere effettuato, senza eccezione alcuna e sotto la propria responsabilità, in favore di residenti al di fuori delle aree sopra elencate
- in fase di controllo accessi, l’intestatario di ciascun biglietto dovrà esibire un documento d’identità da cui si evinca chiaramente la Residenza.
- In caso di dubbi sull’effettiva Residenza non sarà consentito l’accesso allo Stadio
Al fine di agevolare le attività di controllo, si invitano i tifosi a presentarsi allo Stadio con largo anticipo. Eccezionalmente i cancelli verranno aperti alle 18:15. Gli abbonati Juventus Premium riceveranno indicazioni tramite i consueti canali a loro dedicati".
"Sulla partita non abbiamo competenze e non abbiamo deciso niente", ha confermato in giornata il Governatore Cirio. "Se qualcun altro deciderà (con riferimento a sindaco di Torino e prefetto, ndr) limitazioni, lo farà con buon senso".