Il clima politico si surriscalda a Moncalieri, anche se l'emergenza coronavirus potrebbe mettere a rischio il voto della primavera per l'elezione del sindaco.
Il centro destra, che non ha partecipato polemicamente all’ultima seduta del Consigio comunale, svoltasi a porte chiuse (posticipata dopo il rinvio del 27 febbraio), ha protestato per le mancate distanze minime tra un consigliere e l’altro previste dal decreto di contenimento del covid-19. Ieri è stata pubblicata una nota molto polemica nei confronti del sindaco Paolo Montagna: "Poiché l’ASL TO5 segnalava che a Moncalieri 17 persone erano state poste in quarantena per limitare la possibile diffusione del Coronavirus, preso atto che il Sindaco aveva promosso la riunione del Centro Operativo Comunale, responsabilmente il Centro Destra ha richiesto il rinvio del Consiglio previsto in una Sala inidonea, in quanto in contrasto con le disciplinate misure igienico-sanitarie".
"Non vi erano atti amministrativi urgenti e non sussistevano i presupposti per una prevaricazione politica su una richiesta motivata da una necessità di estrema cautela nei confronti di tutti. Così pensavamo ma così non è stato", proseguiva con tono polemico la nota del centrodestra. "Il Presidente del Consiglio (Diego Artuso, ndr), peraltro medico di professione, ed i Consiglieri di maggioranza si sono dimostrati irremovibili ed, in questa circostanza, si è riproposto quell’asse PD-Cinquestelle che aveva già garantito l’approvazione della delibera DEA e che con il Consiglio ha portato all’approvazione di ulteriori strumenti urbanistici".
"Siamo alquanto allarmati dal comportamento di una Amministrazione che antepone i futuri indirizzi urbanistici al principio di prudenza sanitaria”, ha concluso in modo tagliente il centrodestra. Le armi dello scontro politico a Moncalieri sono già affilate.