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Economia e lavoro | 04 aprile 2020, 12:58

Coronavirus, il mercato di Porta Palazzo non riapre: gli ambulanti regalano la merce invenduta

L'iniziativa, già andata in scena in altri punti della città, ieri ha interessato Borgo Dora. E dalla nascente Fondazione di Comunità per Porta Palazzo incalzano: "La Città dica come stanno le cose"

Coronavirus, il mercato di Porta Palazzo non riapre: gli ambulanti regalano la merce invenduta

Un gesto forte e simbolico per chiedere all'amministrazione comunale di uscire allo scoperto nel definire il prossimo e incerto futuro del mercato di Porta Palazzo, chiuso da ormai due settimane: nella giornata di ieri, infatti, un gruppo di ambulanti è sceso in strada per distribuire gratuitamente una parte della merce invenduta.

L'iniziativa, già andata in scena in altri punti di Torino, ha interessato Borgo Dora; dopo l'intervento della polizia municipale i manifestanti hanno poi consegnato le cassette con frutta e verdura al vicino Sermig, uno dei punti di distribuzione ufficiali di generi alimentari individuati per far fronte all'emergenza sanitaria da coronavirus.

Al fianco degli ambulanti si è schierata la costituenda Fondazione di Comunità, composta da diverse organizzazioni attive sul territorio: “I problemi economici stanno coinvolgendo - dichiara Ivano Podestani dell'associazione Fuori di Palazzo – sia gli operatori del mercato che non possono vendere, sia i loro clienti, costretti ad acquistare generi di prima necessità altrove e a prezzi più alti”.

Il gruppo aveva anche presentato un piano di rilancio, di fronte al quale l'assessore al commercio Sacco aveva preso tempo: “Il progetto - prosegue – è stato sviluppato, in accordo con i commercianti, recuperando una parte delle risorse disponibili per la costituzione della fondazione e ha previsto una gestione dei flussi regolata da ingressi e uscite costantemente monitorate. La questione sicurezza è centrale ma le criticità poste dal Comune, come gli eventuali assembramenti alle fermate Gtt, non dovrebbero essere affrontate da chi organizza il mercato; gli operatori sono anche disponibili alla turnazione su più giornate”.

Tra le iniziative al vaglio per sollecitare la riapertura di Porta Palazzo c'è una raccolta firme online: “Il nostro obiettivo - conclude Podestani - è quello di dare una mano a chi è in difficoltà generando degli effetti positivi che questa vaghezza sta ostacolando: l'amministrazione dovrebbe uscire allo scoperto e dire le cose come stanno”.

Marco Berton

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