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Attualità | 13 novembre 2016, 12:12

Impegno contro il nazifascimo durante la Resistenza, insignite 174 persone della Medaglia della Liberazione (FOTO e VIDEO)

Appendino:"Quello che dobbiamo fare oggi come politica, istituzioni e cittadini è dare una direzione precisa al futuro, che passi dal rispetto dell’altro, dall’accettazione delle diversità e dal coraggio di ciò che vogliamo e non vogliamo essere"

Impegno contro il nazifascimo durante la Resistenza, insignite 174 persone della Medaglia della Liberazione (FOTO e VIDEO)

174 persone insignite della Medaglie della Liberazione. Questa mattina si è svolta, presso il Conservatorio di Torino, si è svolta la  consegna dell’onorificenza a partigiani, ex internati nei lager nazisti, combattenti inquadrati nei reparti delle Forze Armate o familiari dei deceduti.

L’iniziativa del Ministero della Difesa, nata lo scorso anno in occasione del 70° anniversario della Guerra di Liberazione e della Resistenza, è finalizzata a riconoscere l'impegno e il sacrificio di quanti si batterono per affermare i principi di libertà e indipendenza sui quali si fonda la Repubblica e la Costituzione, e al contempo diffondere tra le nuove generazioni l’importanza di quel che è stato, del passato, dei sacrifici che sono stati fatti per dare un nuovo futuro al Paese.

 “Oggi è una giornata molto importante”, ha commentato la parlamentare del Pd e membro dell’Anpi Paola Bragantini, “perché lo Stato premia chi ha sostenuto in tanti modi la battaglia, durante la Resistenza, contro il nazifascismo. Era importante individuare queste persone, un lavoro che è stato svolto con l’Anpi. Molti sono ritrosi ed è stato difficile andarli a scovare: oggi pero sono tutti qua ed è importante”.

“I valori della Resistenza e della Libertà”, ha ricordato il sindaco Chiara Appendino, “sono sempre stati un elemento costante della mia vita. Ricordo con molta chiarezza i racconti dei miei nonni, entrambi partigiani: uno lo chiamavano Barba, ferito in Val Sangone”. “Mi hanno accompagno sin da piccola”, ha proseguito, “insegnandomi attraverso le loro parole l’importanza della memoria e l’urgenza di mantenerla viva. Nei loro ricordi c’era quello spirito che si può osservare negli occhi di ciascuno di voi, per cui riservo lo stesso rispetto e la stessa ammirazione”.

“A distanza di anni quell’urgenza”, ha raccontato il sindaco, “si è fatta prima volontà e poi azione. Quello che dobbiamo fare oggi come politica, istituzioni e cittadini è dare una direzione precisa al futuro, che passi dal rispetto dell’altro, dall’accettazione delle diversità e dal coraggio di ciò che vogliamo e non vogliamo essere. Tutto questo sarà solo possibile grazie ad un impegno collettivo, che abbiamo il dovere di rinnovare ogni giorno. E’ proprio la memoria che rende chiaro non solo quali strade non dovranno più essere imboccate, ma anche riconosce quei segnali che ne sono una precondizione. A noi giovani l’onore e l’impegno di farci portatori di questa responsabilità, a voi, eroi della storia, il compito di prepararci a questa difficile missione”.

Cinzia Gatti

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