Coldiretti Piemonte ha consegnato all’Assessore Ferrero, nell’incontro odierno, un report relativo ai territori ed alle province che hanno subito i danni causati dal maltempo nello scorso novembre.
"Le recenti calamità naturali hanno dimostrato come la libera divagazione dei fiumi non possa essere un dogma valido a prescindere – sottolinea Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte – Gli alvei devono essere resi idonei a contenere volumi d’acqua importanti attraverso appositi lavori. Le nostre imprese – continua Revelli – che insistono in aree a rischio alluvioni devono essere tutelate da eventi simili perciò occorrono interventi continui e non solo nei momenti di allerta".
Questi i punti fondamentali del documento presentato da Coldiretti Piemonte:
· Per quanto concerne le aziende zootecniche si registra la problematica delle fosse liquami che si sono riempite di acqua piovana; emerge la necessità, anche nelle zone vulnerabili, di prevedere una deroga che consenta, stante anche le attuali condizioni climatiche, di svuotare le stesse con autorizzazione allo spandimento.
· Prevedere l’assegnazione di carburante agevolato supplementare per i lavori di ripristino dei terreni alluvionati;
· Per le aziende colpite che hanno in corso domande ammissibili e finanziabili in riferimento alle misure: 6.1.1, 4.1.1 e 4.1.2, prevedere una congrua proroga dei tempi di realizzazione degli interventi ammessi a contributo;
· Nel caso di interventi di ripristino o di fondi non più ripristinabili, è necessario che venga riconosciuto il giusto valore dei fondi stessi;
· Intervento dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) per effettuare i sopralluoghi lungo l’asta del fiume, autorizzando la messa in alveo dei fiumi esondati al fine di evitare ulteriori perdite di terreno fertile ed iniziare i lavori di bonifica;
· Utilizzare una corsia preferenziale di accesso ai fondi per tutte quelle aziende che effettuano i lavori di bonifica per il tramite dei consorzi irrigui o consorzi di bonifica, per incentivare il recupero di intere aree sommerse e non solo di alcuni appezzamenti;
· Agire con tempestività nell’autorizzare gli uffici decentrati ad effettuare i sopraluoghi onde permettere la presa d’atto della situazione e consentire, laddove possibile, il ripristino dei fondi. Le imprese in questa fase, maltempo a parte, devono essere messe in condizione di effettuare o far eseguire i lavori necessari.
"In questo momento di crisi per le imprese colpite dal maltempo è auspicabile un forte snellimento delle procedure burocratiche - evidenzia Bruno Rivarossa Delegato Confederale – per non gravare ulteriormente su una situazione già difficile e far sì che si attivino in tempi brevi tutte le misure a sostegno delle nostre imprese”.