Il suo viso dolce e gentile, le sue parole sempre misurate hanno conquistato tutti. Anche a Torino. "I sogni non sono irrealizzabili, ma bisogna crederci davvero e provarci. Sempre". Questo l'invito che Bebe Vio, medaglia d'oro paralimpica di fioretto femminile ai Giochi di Rio, ha rivolto agli studenti del liceo Alfieri di Torino.
La giovane giovane atleta, che poche settimane fa era stata ricevuta alla Casa Bianca da Barack Obama, nella cena ufficiale organizzata per la visita dell'allora Premier Matteo Renzi, ha raccolto applausi e dispensato sorrisi e autografi. Assieme a Bebe Vio anche il ciclista Elia Viviani, altra medaglia d'oro azzurra alle Olimpiadi di Rio.
L'incontro è stato promosso dalla Fondazione Agnelli, nell'ambito di una iniziativa benefica organizzata per i suoi 50 anni con Coni e Gazzetta dello Sport, in collaborazione con l'ufficio scolastico regionale. "Crediamo molto nell'idea di portare nelle scuole italiane esempi positivi di impegno e di determinazione dei nostri migliori atleti", ha spiegato il vicepresidente della Fondazione Agnelli, John Elkann.
"Gli insegnamenti di campioni come Bebe ed Elia sono di enorme valore per tutti noi". I due atleti sono stati scelti da una giuria popolare e hanno ricevuto dalla Fondazione Agnelli un corrispettivo in denaro aggiuntivo rispetto ai premi del Coni. Un giusto premio a due sportivi che sono vanto dell'Italia nel mondo.