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Attualità | 23 dicembre 2016, 14:45

Panino da casa in mensa: nuovo sistema tariffario nel 2017, la proposta del M5S e Pd

Evidenziate diverse criticità, in merito al calo di occupazione e di ordine igienico-sanitario

Panino da casa in mensa: nuovo sistema tariffario nel 2017, la proposta del M5S e Pd

Prezzi diversi per la mensa, a seconda se si usufruisce del pasto da casa o della refezione scolastica. È questa la richiesta avanzata dai consiglieri Enzo Lavolta, Daniela Albano e Federico Mensio tramite una specifica mozione, discussa questa mattina in commissione

Attualmente sono circa 3.300 gli alunni che hanno richiesto di poter esercitare il "diritto al panino", che corrispondono circa al 10% degli utenti.  Le addette alla ristorazione scolastica nella città di Torino sono circa un migliaio, di cui 600 impegnate nella scuola dell'obbligo (elementari e medie). A seguito dell'introduzione della possibilità di portarsi il pasto da casa il loro numero potrebbe ridursi. Gli appalti per la pulizia della mensa prevedono che ad un operatore corrispondano un tot di bambini che usufruiscono del servizio. 

Inoltre sono già stati evidenziati dei problemi di ordine igienico-sanitario, così come denunciato nella mozione:"La pulizia degli spazi per il pasto domestico è affidati agli operatori scolastici che, stante l'aggiunta del carico di lavoro, rischiano di non poter svolgere il compito". Tra le criticità segnalate, oltre al consumo di cibo freddo portato da casa o non perfettamente conservato, anche una povertà di dieta. "Alcuni fruitori", proseguono Mensio, Albano e Lavolta,"si cibano di pizza, panini con Nutella o addirittura vuoti. In alcuni casi hanno solo frutta o merendine confezionate, tanto che sono frequenti le richieste di cibo aggiuntivo alle addette, che rischiano sanzioni".

Per questo i consiglieri chiedono di ripensare il sistema tariffario delle mense, :"predisponendo inoltre un percorso condiviso e partecipato per la predisposizione del nuovo bando che, oltre a mantenere i requisiti di sostenibilità ambientale e garantire una qualità elevata del servizio, tutela la qualità del lavoro delle aziende che erogano il servizio". "È necessario poi informare le famiglie sui temi della corretta alimentazione durante le età dello sviluppo, evidenziando i problemi generati da un'alimentazione squilibrata", concludono

Cinzia Gatti

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