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Attualità | 29 dicembre 2016, 17:01

Cyclair: il progetto in bicicletta del Politecnico per combattere l'inquinamento

Cyclair mira alla sensibilizzazione al problema dell’inquinamento, dando la possibilità ai cittadini stessi di monitorare e conoscere in tempo reale sul web l'inquinamento nella nostra città

Cyclair: il progetto in bicicletta del Politecnico per combattere l'inquinamento

 

Un team di studenti del Politecnico di Torino ha sviluppato un progetto che coniuga la mobilità sostenibile della bicicletta con la volontà di informare e sensibilizzare la cittadinanza sul problema dell’inquinamento, migliorando la qualità della vita in ambito urbano.

L’inquinamento nella città di Torino è ormai un argomento all’ordine del giorno – non a caso, anche domani è previsto un nuovo blocco del traffico. La qualità dell’aria che respiriamo e i tassi di inquinanti con cui dobbiamo convivere sono una questione cui rivolgiamo sempre maggiormente la nostra attenzione, tanto che diciture come PM10 non sono più termini astrusi e lontani dal nostro vocabolario.

L’Arpa – l’ente che si occupa di determinare i livelli di concentrazione degli inquinanti atmosferici mediante rilevamento in centraline automatiche dislocate in punti fissi del territorio – stima lo stato di qualità dell’aria su ogni comune piemontese in relazione a degli indicatori giornalieri. Con le sue dieci stazioni presenti nel comune di Torino, l’Arpa fornisce informazioni sull’aria che respiriamo: questi dati, tuttavia, non dicono in modo dettagliato quale è il tasso di elementi inquinanti in una determinata zona ad una determinata ora. Per essere più chiari, se volessi conoscere il livello di inquinamento nella zona in cui vado a correre ogni sera o porto i miei figli il sabato mattina a passeggiare, potrei saperlo solo in modo generico – non potendo ottenere informazioni specifiche per zona e fascia oraria.

E’ proprio partendo dalla volontà di ottenere una misurazione di parametri di inquinamento dell’aria non solo puntale ma anche diffusa sul territorio e più frequente in termini temporali che il team studentesco del Politecnico “Policycle”, coordinato dal dipartimento DIATI, ha dato vita al progetto Cyclair.

Con l’obiettivo di valorizzare la bicicletta come mezzo di trasporto urbano e utilizzandola come strumento per l’acquisizione di informazioni sui parametri ambientali (temperatura, inquinamento come i livelli di PM10), il progetto Cyclair intende realizzare un sistema a basso costo per il monitoraggio continuo, denso e frequente della qualità dell’aria, integrando sulle biciclette (dunque, mezzi mobili a basso impatto ambientale) dei sensori che monitorino la qualità dell’aria e le polveri sottili del manto stradale, diffondendole in tempo reale ai cittadini via web.

“Le informazioni, raccolte dai sensori sulle biciclette usate dai cittadini,” spiega il professore del Politecnico Andrea Lingua che si occupa del coordinamento del progetto, “verrebbero condivise sul web e su App scaricabile sul cellulare in modo semplificato e comprensibile a tutti i cittadini con punteggi e convenzioni “semaforiche” - ad esempio, aria buona, meno buona, scadente. Inoltre, ci sarà la possibilità di dare al Comune di Torino queste informazioni dettagliate nello spazio e nel tempo (tassi di inquinamento per ore del giorno).”

Tramite Cyclair dunque, i tempi intercorrenti tra la misura dei parametri ambientali e il loro potenziale utilizzo sarebbero estremamente ridotti.

Un altro aspetto innovativo del progetto consiste nel coinvolgimento degli studenti e nella possibilità di proporre nuovi modelli di analisi e modalità di condivisione più vicine al cittadino.

“L’obiettivo finale,” spiega il professor Lingua, “sarebbe quello di integrare i sensori Cyclair sulle biciclette del servizio pubblico TOBike, così da avere una diffusione capillare sul territorio di Torino.”

Il progetto del team studentesco del Politecnico – sperimentato per ora nel quartiere Campidoglio all’interno del laboratorio a cielo aperto Torino Living Lab – mira alla sensibilizzazione dei cittadini al problema dell’inquinamento e alla possibilità di maturare una consapevolezza relativa all’inquinamento presente in determinate aree della città che sia di supporto decisionale anche per alcune scelte nella quotidianità (percorso, tipo di mezzo …).

Un’altra ricaduta positiva del progetto sarebbe poi la realizzazione di uno strumento utile alla Amministrazione, di supporto alla pianificazione urbana e alla promozione di iniziative o indirizzo per le politiche ambientali, inserendosi nell’approccio smart-city promosso dalla città di Torino.

 

Giulia Maccagli

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