Italiani popoli di santi, poeti, navigatori e scommettitori. Nello Stivale è infatti presente lo stesso numero di videolottery di tutta l’Europa, i malati di ludopatia sono circa 13mila, l’0,02% della popolazione maggiorenne.
Ogni anno transitano nelle macchinette più di 90 miliardi, tra euro inseriti, vinti, rigiocati e magari persi, per una spesa di 16 miliardi, pari a 0,80 euro a persona. Numeri che sono stati forniti ieri, durante una commissione, alla quale hanno preso parte le associazioni di categoria, bar, tabaccherie e sale da gioco.
Nelle prossime settimane verranno ascoltate anche quelle dei consumatori, con l’obiettivo di trovare un accordo sul regolamento degli orari delle slot machines. Appendino, fin dalla campagna elettorale, aveva annunciato un giro di vite al gioco d’azzardo, che si è poi tradotto in un’ordinanza che ha ridotto le ore consentite, attualmente sospesa dal Consiglio di Stato. Un provvedimento della cui legittimità resta convinto il M5S, così come ribadito dall’assessore Sacco.
Diverse le problematiche emerse in commissione, legate in particolare alle limitazioni di orario che porta inevitabilmente ad una riduzione dei guadagni e quindi ad un calo occupazionale. A portare la voce dei titolare di sale slot è Alberto Alberetto, presidente di Assotabaccai, che ha parlato di un dimezzamento degli introiti pari al 50%.
L’obiettivo è di trovare una soluzione condivisa al problema, come ha voluto ribadire anche il M5S, con l’obiettivo di contrastare il gioco patologico.