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Politica | 16 febbraio 2017, 17:00

Referendum sanità. Boeti (Pd): “il parere commissione di garanzia dimostra la natura pretestuosa e velleitaria dell’iniziativa”

Il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte commenta il parere, espresso all’unanimità, sull’istanza di referendum abrogativo sulla delibera 1-600

Referendum sanità. Boeti (Pd): “il parere commissione di garanzia dimostra la natura pretestuosa e velleitaria dell’iniziativa”

 

“Il parere con cui la Commissione di garanzia ha valutato come inammissibile l’istanza di referendum abrogativo sulla delibera 1-600 di riorganizzazione della rete ospedaliera è un’ottima notizia, che conferma quanto fosse velleitario e pretestuoso il tentativo di cancellare per via referendaria una delibera di Giunta, che è un atto amministrativo di esecuzione di norme legislative, pertanto non sottoponibile a consultazione referendaria”: con queste parole il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Nino BOETI commenta il parere, espresso all’unanimità, sull’istanza di referendum abrogativo sulla delibera 1-600.

“I promotori dell’iniziativa referendaria, a cominciare dal consigliere Gian Luca Vignale, sapevano molto bene che sarebbe finita così – aggiunge Nino BOETI - eppure hanno voluto illudere i piemontesi che si sarebbe potuto far saltare uno dei tasselli fondamentali del percorso che ha consentito alla nostra Regione di uscire dal piano di rientro dal debito sanitario. Nella passata legislatura il Pd si è opposto alle scelte della Giunta Cota in materia sanitaria, ma lo abbiamo sempre fatto attraverso il confronto politico. Dopo il parere della Commissione di garanzia la parola torna all’Aula e lì mi auguro si possa riprendere discutere nel merito dei problemi, in modo franco e aperto, senza però dimenticarci di chi nel recente passato è stato il responsabile del disastro dei conti della sanità e della chiusura di eccellenze come il Valdese”. 

 

c.s.

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