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Attualità | 19 febbraio 2017, 11:30

Torino, i dieci luoghi (magici) da visitare

Secondo una famosa tradizione, la città sarebbe il vertice di due triangoli magici. Il primo di magia nera (che coinvolgerebbe Londra, San Francisco e la stessa Torino), il secondo di magia bianca (che legherebbe Praga, Lione e la metropoli sabauda). Continuate a leggere e vi spiegheremo il perché

Torino, i dieci luoghi (magici) da visitare

Torino è una città ricca di storia, cultura, tradizione, arte, economia. Ma secondo una famosa tradizione, sarebbe anche il vertice di due triangoli magici. Il primo di magia nera che coinvolgerebbe Londra, San Francisco e la stessa Torino. Il secondo di magia bianca che legherebbe Praga, Lione e la città della Mole. In corrispondenza dei due flussi “magici” ci sarebbero anche due cuori pulsanti: un cuore nero a Piazza Statuto e un cuore bianco a Piazza Castello. Continuate a leggere e vi spiegheremo il perché.

Piazza Statuto: cuore nero di Torino

È una piazza conosciuta per la sua negatività. Tutto ciò deriva da un’antica leggenda legata forse all’accampamento romano che aveva occupato la zona. Si dice che i romani avevano costruito un patibolo (Vallis Occisorum), dove venivano eseguite le condanne. La zona, infatti, si trova ad occidente, dove il sole scompare ed iniziano le tenebre.

Dietro la Fontana del Frejus si trova un piccolo obelisco, da molti identificato quale vertice della magia nera. La tradizione racconta che l’angelo che sovrasta l’obelisco sia appunto Lucifero.

Piazza Castello: cuore bianco di Torino

Piazza Castello è la piazza principale di Torino, un vastissimo spazio incentrato su Palazzo Madame, dove vi si affaccia Palazzo Reale, antica reggia dei Savoia, che sorge sul lato Nord della piazza. Si narra che nei sotterranei di questo Palazzo ci siano delle grotte, delle gallerie alchemiche, dove si sarebbe cercato il segreto della pietra filosofale.

Ma non è mai stato trovato nulla, almeno fino adesso. Diversamente da Piazza Statuto, Piazza Castello è conosciuta per la sua positività. Il posto più bianco e positivo si trova esattamente tra le statue di due Dioscuri, Castore e Polluce. Qui un tempo veniva esposta la Sacra Sindone. Forse per questo motivo è stato identificato come il vertice centrale del triangolo bianco della positività.

I misteri della Gran Madre

La Gran Madre è una chiesa particolare, dotata di una cupola insolita, aperta. Simbologia che sembra richiamare quella del paganesimo.

In contrapposizione duale con i luoghi legati all’energia negativa troviamo anche una serie di luoghi dove si concentra l’energia positiva, in questo caso nella Gran Madre. Ma l’elemento fondamentale di questa rassegna esoterica è rappresentato dalla Sacra Sindone, custodita appunto nel Duomo. È lei la preziosissima fonte da cui sgorga l’energia positiva che si propaga per tutta la città.

La stella a cinque punte simbolo vicino a Torino

C’è chi ha individuato come la disposizione di cinque residenze sabaude, collegate da linee virtuali, formi una stella a cinque punte. Parliamo precisamente della Reggia di Venaria, del Mausoleo di Superga, del Castello di Moncalieri, della palazzina di caccia di Stupinigi e infine del Castello di Rivoli. Nulla è lasciato al caso si dice. Ciascuna sede corrisponderebbe ad un elemento naturale. Quale però? La Reggia di Venaria il fuoco. Il Mausoleo di Superga la terra. Il Castello di Moncalieri il metallo. La palazzina di caccia di Stupinigi l’acqua. Il Castello di Rivoli l’aria.

I legami con l’Antico Egitto

Torino dal 1824 è sede del primo Museo Egizio della storia. Forse il secondo per importanza dopo quello del Cairo. Ma perché la scelta è ricaduta proprio su Torino? Cos’è racchiuso al suo interno? Quali sono le leggende legate al suo museo e le sue realtà?

La sua storia risale a quasi 200 anni fa, quando un signore di Barbania, un paesino vicino Torino, Bernardo Drovetti andò a seguito di Napoleone nelle sue campagne d’Egitto. Durante la sua permanenza trovò molti reperti che portò a Torino e li offrì a Carlo Felice di Savoia. Successivamente, a questi si assommarono quelli degli scavi dell’archeologo italiano Ernesto Schiaperelli, il quale fu anche il primo direttore del Museo fino al 1928.

Il Parco del Valentino

l Parco del Valentino si trova al centro di Torino. È ricco di arte, ma anche di tanti segreti. Al suo interno possiamo ammirare la Fontana dei Dodici Mesi, realizzata nel 1898 in occasione della grande esposizione universale di Torino. Dietro a questa fontana si narra una legenda.

Si racconta che la struttura sia stata organizzata in discesa, proprio come il terreno che scende sul Po. Ai lati si trovano due statue, una a sinistra del Po e l’altra a destra del fiume Dora. C’è chi sostiene che il fatto di trovarsi tra due fiumi abbia dato a Torino una forte caratteristica duale. Una dualità fatta di elementi opposti che finiscono per intrecciarsi così come si intrecciano storia e leggenda e come si fondano i getti d’acqua di questa fontana.

La Mole Antonelliana

La Mole è un simbolo, tanto da trovarla sulla moneta italiana, quella da due centesimi. Essa è alta 168 metri e rappresenta un’icona nello skyline di Torino. Si dice persino che la sua punta irraggi su tutto Torino un’energia positiva, un’energia bianca.

Ha una storia incredibile. È crollata ben due volte, ma per miracolo non ha mai fatto vittime. Al suo interno c’è il museo del cinema ed è proprio a Torino che è nato il cinema italiano.

Torino sotterranea

La Torino sotterranea è molto estesa, ma anche frammentata. Non ci sono soltanto i sotterranei delle chiese antiche del centro storico, ma ci sono anche le gallerie militari del ‘700 e andando verso la periferia si scoprono anche i grandi rifuggi aerei della II guerra mondiale.

L’esistenza di queste gallerie è semplice. Molte gallerie servivano come difesa. Anche i diversi corridoi mettevano in comunicazione gli stessi palazzi con le chiese, questo per facilitare e nascondere i movimenti tra i preti e gli aristocratici.

Il mercato di Porta Palazzo

È uno dei più antichi mercati di Torino. Proprio qui nel 2006, in seguito ad alcuni lavori, sono state trovate delle rovine sotterranee.

All’interno di un moderno centro commerciale, il “Centro Palatino”, c’è una grande cupola a forma di igloo, dove vecchio e nuovo si fondano. Un tempo essa rappresentava il cuore freddo di Torino. Essa serviva sostanzialmente per conservare i cibi e per poterlo fare bisognava appunto affidarsi al freddo. Era una ghiacciaia a tutti gli effetti. Qui veniva portato il ghiaccio direttamente dalle montagne e depositato all’interno di questa cupola. Il ghiaccio entrava dalle graticole e gettato all’interno.

La collina di Superga

Superga, oltre a essere la Basilica che ospita le tombe dei Savoia, è stata anche protagonista di un evento che ha sconvolto il Mondo intero. Qui sono scomparsi, infatti, i giocatori del Grande Torino. Era il 4 maggio del 1949 quando l’aereo su cui stavano viaggiando, al ritorno da un'amichevole a Lisbona, si è schiantato contro il muraglione posteriore del complesso: 32 morti, tra calciatori, staff tecnico e giornalisti.

Dietro la Basilica si può vedere il monumento in onore ai calciatori granata, che è meta di pellegrinaggio, non solo di tifosi del Torino ma di appassionati che arrivano da ogni parte d'Italia, per rendere omaggio a una delle più grandi squadre di tutti i tempi.

Massimo De Marzi

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