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Politica | 16 marzo 2017, 11:14

Nascono a Chivasso i progetti di "volontariato di restituzione"

I migranti svolgeranno attività di servizio in favore della città grazie a un protocollo d’intesa fra Prefettura, Comune e Cooperativa

Nascono a Chivasso i progetti di "volontariato di restituzione"

Il Comune di Chivasso, la Prefettura di Torino e la Cooperativa sociale Marypoppins che si occupa di progetti di accoglienza, hanno siglato un Protocollo d’Intesa per lo svolgimento di attività di volontariato da parte di cittadini stranieri in attesa del riconoscimento della domanda di protezione internazionale, con l’obiettivo di favorire la loro integrazione sul territorio.

Dai primi mesi del 2014, si sono susseguiti significativi flussi migratori verso le coste italiane di cittadini stranieri provenienti dai Paesi del Nord e del Centro Africa e dai Paesi del Mediteranno orientale. Dopo le prime fasi di soccorso e di accoglienza, i migranti sono stati ospitati, sulla base di un piano di riparto nazionale e regionale, in strutture temporanee adibite a questo scopo, presenti anche nella nostra città. Attualmente sono in corso le procedure di rito per ottenere il riconoscimento della protezione internazionale presso la Commissione Territoriale competente e in questa fase, è di importanza rilevante, anche in un’ottica di massima integrazione, costruire percorsi di conoscenza del contesto sociale in cui i migranti vengono accolti, anche attraverso attività e servizi resi come volontari a favore della comunità che li ospita.

“Nell’ambito dei progetti di ‘Volontariato di restituzione’ – hanno spiegato il sindaco Libero Ciuffreda e l’assessore alle Politiche sociali, Annalisa De Col -, i ragazzi che oggi ospitiamo nella villa di corso Galileo Ferraris potranno svolgere attività di pubblica utilità, in attesa che sia loro riconosciuto lo status di rifugiati. E’ come se fosse un modo per ringraziare la comunità che li accoglie, farsi conoscere anche sotto questo aspetto e offrire loro l’opportunità di conoscere luoghi diversi della città. Ci confronteremo con l’Ufficio Tecnico del Comune per valutare quali possano essere le attività, prive di rischio, semplici, ma visibili, che questi giovani potranno svolgere. Affinché il servizio si svolga nella più totale sicurezza, saranno sempre accompagnati da un tutor della Cooperativa e da un tutor del Comune”.

Oltre al progetto di “Volontariato di restituzione”, si sta anche valutando la possibilità di offrire ai ragazzi l’opportunità di recuperare il terreno che si trova vicino alla casa in cui vivono e che fa parte della proprietà, terreno che attualmente è invaso da rovi ed erbacce e che, una volta ripulito, potrebbe anche essere coltivato.

Per i progetti inseriti nel Protocollo d’Intesa, il Comune di Chivasso fornirà le attrezzature necessarie allo svolgimento del servizio e supervisionerà la scelta delle attività che i migranti svolgeranno. Tali attività dovranno principalmente inserirsi in un contesto di carattere civile e dei servizi alla collettività che non richiedono specializzazione e comunque tenendo conto delle capacità, attitudini, professionalità e intenzioni del migrante. Per esempio, le attività di volontariato potranno riguardare la pulizia di strade, delle aree verdi, degli impianti sportivi, la tinteggiatura di elementi di arredo o di edifici comunali (dove non sia richiesto l’utilizzo di ponteggi o impalcature), interventi di piccola manutenzione e riparazione e la partecipazione ad altre attività di interesse pubblico, sociale, culturale o solidaristico.

Il percorso del progetto verrà monitorato da un tecnico comunale e il protocollo d’intesa ha la validità di un anno.

c.s.

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