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Eventi | 06 aprile 2017, 11:16

Venerdi 7 aprile, Caterina Soffici e Petunia Ollister al Circolo dei Lettori

L'autrice a Torino presenta il suo ultimo lavoro "Nessuno può fermarmi"

Venerdi 7 aprile, Caterina Soffici e Petunia Ollister  al Circolo dei Lettori

Caterina Soffici, giornalista e scrittrice, firma di il Fatto Quotidiano, Il Sole 24 Ore e Vanity Fair, intrecciando la voce inquieta di un ragazzo e quella delicata di una vecchia signora, racconta una storia che riporta alla luce una tragedia realmente avvenuta in un passato lontano e completamente dimenticata.

È Nessuno può fermarmi (Feltrinelli), al Circolo dei lettori venerdì 7 aprile, ore 18, una grande storia, narrata con la potenza di un romanzo popolare civile, che racconta l’amore e l’amicizia, l’emigrazione e la paura dell’altro, la sopravvivenza e il passato che ritorna.

L'autrice è in dialogo con Petunia Ollister, pseudonimo di Stefania Soma, passato nel mondo dei beni culturali e creatrice di #bookbreakfast. Bartolomeo, stralunato e gentile studente di filosofia, trova sul fondo di un cassetto una lettera indirizzata a sua nonna Lina: poche righe – “Disperso, presunto annegato” – che smentiscono la storia famigliare di nonno Bart morto al fronte. Nessuno è in grado di dirgli di più, su quel nonno del quale porta il nome ma che non ha mai conosciuto. Non la nonna, che si è spenta da poco; non suo padre, che nulla sa né sembra interessato a sapere.

Le tracce che affiorano lo guidano a casa di Florence, una magnifica vecchia signora inglese che frequentava i suoi nonni a Little Italy, il quartiere degli immigrati italiani di Londra. Lei sembra sapere molte cose, anche se per qualche motivo non vuole parlare.
Mentre Bartolomeo inizia la sua ricerca della verità, Florence riprende per lui i fili del passato. Riaffiorano l’amore per Michele e l’amicizia con Lina e Bart, e la vita di Clerkenwell, l’allegria operosa dei caffè, i canti e la musica, la folla della processione della Madonna del Carmelo, le serate danzanti. Finché Bartolomeo e Florence partono per un viaggio che li condurrà a illuminare un episodio caduto nell’oblio: il naufragio dell’Arandora Star, carica di internati italiani e silurata dai tedeschi. Nella tragedia del 2 luglio 1940 annegano in 446, civili deportati dopo la dichiarazione di guerra di Mussolini all’Inghilterra, vittime innocenti del sospetto e della xenofobia.

Bartolomeo e Florence sottraggono al silenzio le storie di quelle vite spezzate, e avanzano stretti l’uno all’altra – un ragazzo che si fa uomo e una vecchia che ritrova la tenacia della giovinezza – verso l’ultima incredibile rivelazione. Dalla prua, un’ultima pioggia di corpi fu scaraventata in mare prima che la nave sparisse con un rumore terrificante, inghiottita dall’oceano, alzando una colonna d’acqua gigantesca e un’onda formidabile che risucchiò tutto quanto era a portata. Poi ci fu silenzio.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

 

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