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Attualità | 09 giugno 2017, 15:25

“Tante storie, la mia storia” all'ospedale Mauriziano di Torino

Progetto di ascolto letture per i pazienti del Day Hospital oncologico. Dal 12 al 16 giugno l’ospedale ospita la settimana di oncoestetica “Sguardi d’Energia

“Tante storie, la mia storia” all'ospedale Mauriziano di Torino

Parte il Progetto “Tante storie, la mia storia”, presso l'ospedale Mauriziano di Torino. Il progetto di ascolto e lettura nasce dalla collaborazione tra la Psicologia Clinica (dott.ssa Antonella Laezza) ed il Day Hospital oncologico (diretto dal professor Massimo Di Maio), all'interno di un percorso già in atto da tempo di Umanizzazione delle cure in Oncoematologia.

Trae spunto dalla considerazione del lungo tempo trascorso dai pazienti presso il Day Hospital, spesso l’intera giornata.

Il Direttore Generale Silvio Falco conferma: “Si tratta di un Progetto molto importante nell'ottica di una sempre maggiore umanizzazione della Medicina e delle cure non solo del corpo, ma anche dello spirito”.

Durante il trattamento ognuno trascorre il tempo come vuole o può: dormendo, leggendo, spesso chiacchierando con il caregiver che lo accompagna. Ma le ore sono lunghe... e la flebo attaccata al tuo braccio ti ricorda ogni istante il motivo per cui sei lì.

Come rendere più lieve tale tempo?

L’uomo da sempre ama le storie. Il racconto è parte della nostra storia e cultura, le storie racchiudono esperienze, speranze, dolori. Da sempre l’uomo ha affidato alla narrazione la voglia di capire, condividere, sognare, essere consolato.

Da qui nasce l’idea di offrire ai pazienti, durante il trattamento in Day Hospital, uno spazio di ascolto di racconto. Di storie. Diversamente dalla lettura, che richiede una attenzione che non tutti i pazienti sentono di poter tenere, vi è un altro che racconta e il paziente può ascoltare la voce che narra. In seguito si condivide, ci si confronta, si immagina, si tessono i propri pensieri con le proprie identificazioni…

I brani sono scelti dall'équipe di psicologi dell’ospedale Mauriziano, in collaborazione con una paziente che ha sperimentato di persona il trattamento chemioterapico e sa cosa significa attendere durante la terapia, ma che ama la lettura e che conduce gruppi di lettura con una caregiver esperta in coaching e che si è data disponibile per la sperimentazione. Entrambe conducono il progetto “Bookcoaching Torino”, che si occupa di cicli di incontri di lettura in varie librerie torinesi.

Perché gli psicologi? Perché la scelta dei brani sia effettuata tenendo conto delle dinamiche psicologiche che sono presenti in una persona che è affetta da tumore; perché durante la lettura ed il confronto l’identificazione ed il rimando con la propria storia personale è immediata, ed il momento deve essere gestito con delicatezza e professionalità.


Obiettivi

Il primo obiettivo consiste nel rendere più lieve e vivibile il tempo corrispondente alla somministrazione dei trattamenti; il secondo obiettivo consiste nel rispondere all'esigenza manifestata da molti pazienti di potersi confrontare (utilizzando la competenza degli psicologi) con una modalità agevolata dall'opera letteraria, che permette di affrontare alcuni aspetti inerenti la propria storia personale, ma con la "mediazione" del testo, letto e commentato.

 

Metodo e risorse

La metodologia consiste nella gestione del piccolo gruppo costituito da pazienti e familiari che accompagnano. Verrà spiegata ai pazienti questa iniziativa ed i pazienti che desiderano partecipare saranno disposti nella stessa stanza; potranno essere presenti e partecipare anche i familiari e/o amici che li accompagnano.

L'équipe infermieristica continuerà l’assistenza prevista durante la lettura: ovviamente per esigenze cliniche fondamentali, ma anche perché l’intento non è distogliere l’attenzione dal contesto ospedaliero, quanto integrarlo e renderlo più assimilabile.

Le risorse impiegate direttamente sono:

·         una psicologa della Psicologia Clinica;

·         una psicoterapeuta esperta di gruppi di scrittura e lettura;

·         una paziente e suo caregiver del progetto “Bookcoaching Torino”;

·         l'equipe infermieristica che si occupa dell’informazione e dell’individuazione dei pazienti in base alle condizioni cliniche, alla disponibilità individuale ed alle reazioni emotive espresse, tenuto conto delle priorità organizzative in reparto.


Risultati attesi

A breve termine un miglioramento del benessere psicologico del paziente, a lungo termine la possibilità di aumentare l’attenzione già presente in Day Hospital, rivolta alla persona e non solo al malato. Il progetto prevede una prima fase sperimentale dopo la quale, fatta una opportuna valutazione, potrà essere dato un seguito.

 

Tempistica

Sono previsti tre appuntamenti nelle seguenti date:

14/6/2017 ore 9-11

5/7/2017 ore 14-16

19/7/2017 ore 9-11

La diversità di orario è progettata per avere riscontri sulla fascia oraria più opportuna.

L'adesione è volontaria. Chiedere all'Equipe infermieristica direttamente o chiamando allo 0115082796 per saperne di più, o telefona al Servizio Psicologia 0115082478 (dott.ssa Antonella Laezza).


Luogo

Il progetto si svolgerà presso il Day Hospital oncologico dell’ospedale Mauriziano, che dal 12 al 16 giugno l’ospedale Mauriziano di Torino ospita “Sguardi di energia”, un’intera settimana di trattamenti estetici individuali e gratuiti proposti da un team di make up artist professionisti alle pazienti in cura per tumore ovarico per aiutarle ad affrontare con maggior forza il percorso di malattia. I truccatori saranno a disposizione delle pazienti da lunedì 12 fino a venerdì 16 giugno dalle ore 9 alle ore 18.

Le iscrizioni per partecipare al programma sono aperte sino a oggi, 9 giugno 2017. Per iscriversi è sufficiente contattare la segreteria organizzativa al seguente recapito: tel: 011- 5082796 (Infermiera di accoglienza; tutti i giorni dalle ore 12 alle 16). Le sedute di trucco si terranno presso l’Aula Carle, situata al piano terra dell’ospedale Mauriziano di Largo Turati 62. Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito dell’associazione www.actoonlus.it.

Il professor Guido Menato, Direttore di Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale Mauriziano, sostiene l’importanza dell’iniziativa e sottolinea le caratteristiche di questa patologia. «Il carcinoma ovarico è il sesto tumore più diagnosticato tra le donne. Non esistendo ancora strumenti validi di prevenzione e di diagnosi precoce, in oltre il 70% dei casi viene diagnosticato in fase avanzata, quando le possibilità di guarigione non superano il 20-40%. Attualmente in Italia 50 mila donne convivono con questa neoplasia ed ogni anno si registrano 6 mila nuovi casi. In Piemonte si registrano ogni anno 420 nuovi casi, dei quali il 75% viene diagnosticato in stadio avanzato (III e IV) con una conseguente probabilità di ricaduta entro 12-18 mesi per circa il 50-60% dei casi. Ad oggi le uniche armi a disposizione delle donne per scoprire un tumore ovarico in fase iniziale, quando cioè le possibilità di guarigione toccano anche il 90%, sono l’informazione e controlli ginecologici regolari. È inoltre importante sapere che il tumore ovarico deve essere trattato solo in Centri ospedalieri specializzati, dove sia possibile una gestione multidisciplinare».

c.s.

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