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Attualità | 30 giugno 2017, 14:30

Infermieri, polizia e pompieri contro 112:"Serve centrale operativa interforze"

Il Numero Unico per le Emergenze”, ha evidenziato Eugenio Bravo della S.I.U.L.P., “impone un passaggio più rispetto al vecchio metodo. Gli operatori devono capire il problema del cittadino. Vengono così allungati i tempi di reazione”.

Infermieri, polizia e pompieri contro 112:"Serve centrale operativa interforze"

“Pochi minuti spesso fanno la differenza tra la vita e la morte”. E’ questo il messaggio lanciato dai sindacati di Polizia (Siulp, Sap, Siap), Infermieri (Nursind) e Vigili del fuoco (Conapo, Fns Cisl) che oggi a Torino hanno denunciato le criticità del  112, centralino unico  per tutte le emergenze, operativo nel capoluogo dal 21 marzo scorso.

“Il Numero Unico per le Emergenze”, ha evidenziato Eugenio Bravo della S.I.U.L.P., “impone un passaggio più rispetto al vecchio metodo. Gli operatori devono capire il problema del cittadino. Vengono così allungati i tempi di reazione”.

“Nel 2016”, ha spiegato Ciro Perna del Sap, “ ci sono stati 20.000 incidenti stradali. Nella creazione del NUE non siamo stati interpellati né noi, né le società autostradali”.  Il problema è che quindi non è stato creato un protocollo da seguire in caso di incidente, ma un ritardo di “2-3 minuti su un intervento può fare morire la gente in strada”.

Attualmente in Piemonte sono attive due centrali operative, una a Saluzzo, a servizio delle province di Cuneo, Asti, Alessandria, Novara, Biella, Verbania e Vercelli, e una a Grugliasco, per Torino e Aosta. All'interno lavorano degli operatori laici, che non appartengono a nessuna categoria.

“Creare queste sale operative”, ha spiegato Alessandro Basile del Conapo, “ è costato dieci milioni di euro. Sarebbe bastato fare, come già accaduto in altre regioni, un unico centro interforze: una soluzione più economica e efficace”.  Una soluzione, quest’ultima, fortemente sostenuta anche da Francesco Coppolella del Nursind:”Noi pensiamo che il 112 serva e non ne vogliamo l’abolizione. Abbiamo però bisogno di una centrale operativa unica”.

La richiesta unitaria è che :”l’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte si apra al confronto, mettendo al centro il cittadino”.

A raccogliere l'appello Augusta Montaruli  (Esecutivo Nazionale FDI-AN) e Maurizio Marrone (Consigliere Regionale FDI-AN del Piemonte): "Porteremo in Parlamento con la nostra leader Giorgia Meloni la proposta di istituire una centrale operativa interforze".

Cinzia Gatti

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