Delle passeggiate per conoscere i quartieri e i motori dell'innovazione culturale di Torino, insieme ai soggetti che di questa si fanno promotori. Il progetto Walkabout arriva alla fine della sua prima fase, cominciata in primavera, per prepararsi a ripartire nel prossimo autunno. La tappa mediana è quella di Vanchiglia, uno dei quartieri più vivi di Torino, finita ultimamente sulle cronache cittadine per motivi che esulano i suoi meriti di rinnovamento sociale.
Lo scorso martedì il ritrovo è partito dal Campus Einaudi, il polo universitario delle scienze politiche, giuridiche ed economiche dell'Università di Torino, con la visita alle sue biblioteche, per poi trasferirsi nelle immediate vicinanze, alle Officine corsare, dove il presidente di queste, Luca Spadon, ha parlato di quello che ormai è un tradizionale polo aggregativo del quartiere, che lavora sul territorio con attività che vanno dai concerti ai dibattiti, passando per spettacoli di teatro e attività sociali. Infine, piazza Santa Giulia, per raccontare un luogo di ritrovo che esula dalla semplice movida del sabato sera.
Il progetto, promosso da Urban Experience e Acmos, e finanziato dalla Compagnia di San Paolo dopo la vittoria di un bando, ha già visitato alcuni dei quartieri simbolo di Torino: Lingotto per il Salone del Libro, San Paolo, San Salvario, Vanchiglietta e Regio Parco, per arrivare fino a Settimo Torinese, finalista per la candidatura a Capitale della cultura 2017. Diversi i soggetti che il progetto ha incrociato per raccontare l'innovazione culturale, come la Casa del quartiere l'Agenzia per lo sviluppo di San Salvario, il Gruppo Abele, Nexto, Scuola Holden, e altri ancora. Dopo Vanchiglia, Borgo Campidoglio il giorno immediatamente successivo. Poi il progetto va in vacanza per tornare in autunno.