Piemonte, fine dei giochi? L'intesa tra Governo ed enti locali sul piano di riordino del settore del gioco d'azzardo, raggiunta lo scorso 7 settembre, sembra destinata a ridurre drasticamente la presenza dei giochi d'azzardo pubblici sul territorio regionale. Il testo dell'accordo dà un sostanziale via libera alle normative locali, che ormai in quasi tutte le regioni prevedono severi distanziometri, tali da impedire in quasi tutto il territorio sia l'apertura di nuovi punti di gioco, sia il rinnovo delle concessioni già esistenti.
Proprio il Piemonte è il caso più eclatante: secondo la legge regionale che disciplina i giochi, a partire dal 1° dicembre prossimo decadranno tutte le vecchie concessioni non in regola con il distanziometro (300 metri da una serie di luoghi sensibili per i comuni fino a cinquemila abitanti, 500 metri per gli altri). Stante la capillarità di tali luoghi sensibili (scuole, istituti di culto, ospedali, centri giovanili, ecc.), riporta Agipronews, sarà difficile individuare l'ubicazione di una nuova sala per il gioco d'azzardo.
"Questa situazione - spiega Agipronews - influirà sensibilmente anche sui prossimi bandi di gara per le nuove concessioni di sale scommesse e bingo, previsti dalla legge di stabilità 2016 e pendenti dallo scorso anno. Potrebbe rivelarsi poco allettante per le aziende programmare investimenti per punti vendita dalla difficile collocazione".
In Piemonte, la presenza di punti e apparecchi di gioco calerà drasticamente anche per altri motivi. In primo luogo, il Governo ha già previsto nella manovra economica approvata lo scorso luglio un taglio del 35% delle slot in esercizio, da realizzare entro il 30 aprile 2018. A regime, gli apparecchi in Piemonte passeranno dagli attuali 29mila a circa 19mila. Inoltre, la recente intesa tra Stato ed enti locali prevede un dimezzamento dei circa 100mila punti di gioco presenti sul territorio nazionale. "La riduzione dell'offerta di gioco - sottolinea ancora Agipronews - non potrà che avere conseguenze sul livello occupazionale del settore. In Piemonte, secondo l'associazione di gestori slot Astro, sono in attività 6.300 esercizi che vivono totalmente o prevalentemente grazie all'offerta di gioco lecito. Di questi, 6.000 sono esercizi generalisti (bar, tabacchi, ecc,) e contano circa 10mila addetti; 300 sono sale dedicate, con 1.500 addetti. A questi vanno anche aggiunte 300 imprese che si occupano di gestione e manutenzione di slot per conto dei concessionari e 10 imprese di costruzione e distribuzione delle macchine".