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Calcio | 27 settembre 2017, 09:22

Il 2000 Fabio Inghes (Infernotto): primo pallone toccato in Promozione, stop, palleggio, tiro...gol!

Momenti di gloria: il 2000 esordisce coi grandi e segna al primo pallone toccato

Il 2000 Fabio Inghes (Infernotto)

Il 2000 Fabio Inghes (Infernotto)

INFERNOTTO-TROFARELLO 3-1 - Promozione C

Reti: 45' Kankam, 8' st Calafiore, 35' st Di Nobile, 48' st Inghes

Una sequenza perfetta per Fabio Inghes, terzino destro/sinistro classe 2000 dell'Infernotto, squadra che rappresenta una cittadina di 6000 anime tra Luserna e Cavour. Il suo primo pallone toccato in Promozione nell'esordio assoluto in campionato coi grandi è uno stop di petto su un lancio dalle retrovie, un tocco di coscia e un pallonetto eccezionale per un gol da ricordare per sempre. I torinesi del Trofarello, riversati in attacco in fase di assedio, beffati sul gong. 3-1 il finale.

E' la terza giornata di Promozione C, l'Infernotto è avanti 2-1 contro il Trofarello. Siamo al 90'. Inghes, transitato anche a Pinerolo ed Alessandria, ci racconta quegli istanti: "Mister Triberti mi ha detto di scaldarmi e di entrare in campo, ringhiando su tutti i palloni. Non pensavo neanche più di giocare, ma ho cercato subito la massima concentrazione in un momento dove dovevamo portare a casa la vittoria. Dopo neanche un minuto mi è arrivato quel pallone, l'ho stoppato, ho calciato e mi sono ritrovato addosso i compagni di squadra in festa. Un'emozione speciale in un giorno che non scorderò facilmente. Per me significa un piccolo premio dopo tanti sacrifici fatti nel mondo del pallone".

Inghes vive infatti a Pinerolo e per molti anni la sua famiglia lo ha scortato a Torino almeno tre volte a settimana per supportarlo nella sua esperienza al Toro, dove ha iniziato coi Pulcini a 7 anni. E proprio coi granata il baby 2000 ha un contratto fino ai 18 anni, che ora prevede il prestito all'Infernotto. Continua Inghes: "Nel settore giovanile del Toro ho imparato tanto e sono cresciuto giocando. Il 2015, invece, è stato l'anno più difficile per me a causa della rottura di un legamento crociato. Sono stato fermo un'intera stagione, proprio quando sono andato in prestito al Pinerolo che quell'anno ha vinto i Regionali".

Ma adesso si volta pagina. Ecco la Promozione, le sfide contro giocatori che hanno anche 20 anni di più: "La differenza più importante rispetto al campionato contro i coetanei è proprio la fisicità. Io però mi adatto e non mi tiro indietro. Il gol? Ogni tanto segno, in passato anche una decina di gol a stagione nonostante il mio ruolo sia quello di terzino. Domenica ho scelto di credere in quel pallone e mi è andata bene. La cosa più importante per me è aver trovato un'ottima società come l'Infernotto. C'è un gruppo splendido e molto unito, i più esperti della squadra aiutano sempre molto i giovani, dirigenti e mister sono preparati e competenti. L'obiettivo non è solo raggiungere una semplice salvezza, ma centrare imprese importanti e magari portare a casa qualche risultato a sorpresa. Le favorite? Tutti dicono Piscinese Riva. Io ovviamente conosco poco il girone, alla fine del girone d'andata potrei sbilanciarmi di più".

Il presente e il futuro di Inghes, che tifa Milan e che ogni tanto si regala una partita a San Siro: "Per il momento studio al liceo scientifico. E' ancora presto per avere le idee chiare su cosa fare da grande, anche perchè molto dipenderà da quello che succederà quando finirà il prestito e tornerò al Toro. Ovviamente tra i miei sogni c'è quello di vivere di calcio, anche perchè questa passione nasce in famiglia e ho un papà che ha fatto il calciatore fino in serie D. Voglio ringraziare i miei cari proprio per avermi sempre sostenuto".

CLASSIFICA PROMOZIONE C

Michele Rizzitano

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