Si è svolta ieri sera in Commissione Ambiente l’audizione di Cidiu in cui l’Amministrazione di Venaria ha chiesto alla partecipata di eseguire il contratto e di seguire le linee guida impartite dal Comune per raggiungere entro il 2020 il 65% di raccolta differenziata. Al centro della discussione l’analisi territoriale, di circa 50mila euro, che servirebbe alla partecipata per rendere più efficiente il servizio a Venaria, visto che la Raccolta Differenziata gravita attorno al 53%.
Il sindaco di Venaria Falcone: «Da quando ha preso in gestione Venaria, Cidiu non ha mai fatto l’analisi territoriale. Non stupisce che il servizio sia poco efficiente e che la revisione delle strutture di raccolta differenziata sia ferma a quando l’obiettivo era il 50% di raccolta differenziata. Abbiamo bisogno di 15 punti percentuale in poco meno di tre anni e non accettiamo che venga dipinto come un successo aver migliorato la raccolta differenziata di 7 punti in sei anni. Cidiu deve svolgere un servizio per i cittadini e deve svolgerlo bene».
L’Assessore all’Ambiente Allasia: «Sono stati presentati sedici punti inderogabili che ci aspettiamo Cidiu esegua. Dopo anni in cui nessuno si è preoccupato di definire un percorso per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Regione, quello che chiediamo è che la partecipata si prenda la responsabilità e i costi dell’indagine territoriale necessaria per la riprogettazione del servizio: dobbiamo garantire il raggiungimento almeno del 65% di raccolta differenziata e della riduzione di RSU, l’eliminazione delle campane internalizzando il servizio, la normalizzazione della raccolta su tutto il territorio per consentire il passaggio alla tariffa puntuale».
La vice capogruppo M5S Genco: «Non crediamo ci debbano essere colori politici nelle richieste che abbiamo fatto ieri a Cidiu. C’è l’esigenza di avere una raccolta strutturata sulle reali necessità della popolazione venariese e sugli obiettivi che l’Europa ci impone. Noi abbiamo indicato tutti i passi che occorrono, ma effettuare un servizio con una qualità sufficiente è dovere di Cidiu, così come il raggiungimento almeno del 65% di raccolta differenziata entro il 2020 per evitare l'aumento della Tari».
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