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Sanità | 11 agosto 2025, 18:14

Un posto sicuro per i più fragili: nasce Casa Macrè, rimessi a nuovo 15 posti letto comunali

Sono solo una parte dei progetti del Comune per anziani, persone in condizione di marginalità o con disabilità finanziati dal PNRR

Un posto sicuro per i più fragili: nasce Casa Macrè, rimessi a nuovo 15 posti letto comunali

Quindici persone in più avranno un posto sicuro a Torino. Alloggi temporanei per i più fragili, che siano madri con bambini, donne sole, giovani appartenenti alla comunità LGBTQIA+ senza un posto dove stare. La Città grazie al PNRR ha recuperato tre appartamenti che versavano in condizioni di inutilizzo, li ha ristrutturati e dati in concessione alla cooperativa sociale "Crescere Insieme", che si occuperà del progetto di accoglienza.

Questo progetto è solo uno dei tanti avviati dal Comune di Torino e finanziati col PNRR: 23 interventi suddivisi tra persone vulnerabili e anziani, persone con disabilità, persone in condizione di marginalità. Sedici milioni di investimenti in housing sociale per anziani, alloggi di autonomia e cohousing per persone con disabilità, housing temporanei e sportelli sociali per persone e famiglie in condizioni di disagio abitativo e fragilità.

Qui a Casa Macrè, nel centro città, i lavori hanno recuperato tre alloggi per un totale di tre stanze singole, quattro doppie e una a dimensione familiare, che può ospitare da 4 a 5 persone a seconda dell'età dei bambini. Col cofinanziamento del 15%, investimento dovuto dalle realtà che ottengono i fondi PNRR, la cooperativa ha sistemato il bagno e una camera da letto di una casa famiglia già presente nello stesso edificio, che ospita fino a 6 bambini dagli 0 ai 6 anni di età.

"Casa Macrè rappresenta un’importante risposta concreta alle esigenze delle persone in condizioni di fragilità presenti nella nostra città — ha dichiarato Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali della Città di Torino —. Grazie ai fondi del PNRR e alla collaborazione con il Terzo Settore, stiamo realizzando un progetto di accoglienza temporanea che offre spazi sicuri e supporto dedicato, con l’obiettivo di rafforzare l’inclusione sociale e garantire a tutti maggiori opportunità di sostegno e dignità".

Dei tre alloggi, uno è già pronto per l'utilizzo, mentre gli altri due saranno terminati entro l'autunno, ma alcuni servizi sono già attivi: alcune persone sono già ospitate in un altro immobile temporaneo messo a disposizione dalla cooperativa.

Le persone in emergenza che sono ospitate in questo tipo di housing provengono da interventi di emergenza e sono in attesa di essere prese in carico dai servizi sociali: si parla di qualche mese di residenza, massimo sei. Gli alloggi sono stati realizzati in modo da venire incontro a queste esigenze di flessibilità e con attenzione rispetto ai bisogni degli ospiti.

Era infatti necessario trovare un equilibrio tra il rispetto dell'intimità e della privacy di chi magari proviene da contesti di violenza - per questo ogni camera ha il suo bagno privato - e un'attenzione agli spazi comuni dove poter riformare rapporti sociali sani con gli altri inquilini.

L'intervento del PNRR ammonta a circa mezzo milione di euro a cui si sommano le integrazioni del Comune e del privato e la concessione ventennale degli edifici pubblici. La maggior parte dell'investimento è andato a finire nella ristrutturazione degli alloggi ma ad essere finanziati sono anche i servizi connessi al progetto. Che quindi, per vedere la luce a lungo, avrà bisogno di continuità nel finanziamento. "Speriamo che il Governo e l'Europa - ha commentato Rosatelli - si sforzino per aiutare a proseguire e sostenere questi percorsi che sono nati col PNRR anche dopo la sua conclusione".

Francesco Capuano

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