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Politica | 09 novembre 2017, 13:18

La nuova Torino "arriva dal basso": Montanari si confronta sulla revisione piano regolatore

La revisione del piano regolatore verrà realizzata con il contributo di "Politecnico, università, tutti gli ordini di categoria e dei singoli cittadini": così il vicesindaco presenta la città futura

La nuova Torino "arriva dal basso": Montanari si confronta sulla revisione piano regolatore

La revisione del piano regolatore di Torino "arriverà dal basso" e verrà realizzato con il contributo del "Politecnico, università, tutti gli ordini di categoria e anche dei singoli cittadini".

A presentare la città futura, o meglio l'idea, è il vicesindaco Guido Montanari che è intervenuto al Castello del Valentino ad un confronto sullo strumento urbanistico. "Quello vecchio", ha spiegato Montanari, "non ha valorizzato il lavoro, la produzione e il commercio".

"Va invertita", ha proseguito il vicesindaco, "la tendenza di questi anni di distruggere il patrimonio archeologico e industriale. Una città che ha trasformato queste aree in centri commerciali e residenze non ha fatto il bene". Un'evidente critica alla gestione urbanistica dell'ultimo ventennio targato centrosinistra, alla quale Montanari ha voluto contrapporre la sua visione: "Va avviata una politica di attenzione alle trasformazioni commerciali. Noi abbiamo tre o quattro progetti in atto ereditati che ci aiutano in periferia a riqualificare, però dobbiamo ragionare molto sulle dinamiche del commercio a livello di quartiere".

"Non mi preoccupa tanto", ha proseguito il vicesindaco, "il centro commerciale gigante, ma la dinamica della media distribuzione compresa nei 2mila metri quadri di vendita che va a impattare in modo difficile anche a livello di sicurezza, parcheggio, traffico".

"Vorrei però preservare una quota di aree non utilizzate che possono diventare patrimonio produttivo. L’ecommerce ad esempio ha bisogno di grandi spazi della logistica", ha concluso Montanari.

Cinzia Gatti

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