Per il sesto anno consecutivo, torna a Palazzo Lomellini di Carmagnola la mostra dedicata al riuso, riciclo e recupero curata da Valeria Torazza con l’Associazione Culturale Peppino Impastato, L’Araba Fenice: Riuso Funzionale, Riciclo Artistico.
E’ una collettiva d’arte con 33 partecipanti più l’opera di una scolaresca (le tre sezioni del Comprensivo I seguite dall’insegnante Massimo Appendino), che ha messo accanto ai lavori degli artisti di professione, le creazioni di cittadini che per sensibilità e passione inventano riciclando e recuperando.
La prima novità concerne il maggior numero di partecipanti e l’ingresso di altre e altri nuovi creativi, che non hanno mai esposto a Carmagnola. Ci sono opere molto interessanti per materiali utilizzati e per le scelte etiche che sottendono. Plastica pura, imballaggi fantasticamente tratteggiati, teloni di camion dipinti con colori organici, pittura materica, vetri e specchi frantumati, opere tematiche di denuncia… sono soltanto alcune delle descrizione che emergono viaggiando idealmente nell’istallazione.
L’esposizione quest’anno si trova più che mai a proprio agio tra le azioni della SERR, la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che nel 2017 ha per tema “diamo una seconda vita agli oggetti”. La mostra in sé è iscritta alla SERR, oltre a due dei cinque eventi collaterali che si svolgeranno nel mese di apertura.
La seconda vita degli oggetti è in moltissimi casi diventata un’opera d’arte in altri un modo per ironizzare su un problema, quello dei rifiuti, che va affrontato ma prima ancora fatto emergere.
Non sempre e non tutto quello che apparentemente non serve più deve diventare rifiuto, non sempre quello che è vecchio non ha più valore. Allora prima ancora del riciclo abbiamo il recupero di materiali e di lavorazioni del passato che hanno un valore intrinseco e un valore di memoria, tradizione e rispetto: si pensi alle tele di canapa tessute a mano, ai merletti e pizzi trasformati, ai legni che il fiume restituisce quasi fossili.
Il riuso e la trasformazione della funzione d’uso di materiali e oggetti di scarto, danno origine ad una pluralità pressoché infinita di lavori e opere, molte delle quali divertenti, alcune di elevato livello estetico.
Altra peculiarità dell’edizione 2017 sono i due laboratori del sabato pomeriggio, uno dedicato agli abiti e l’altro alla serigrafia. Nel primo si potrà partecipare portando un capo che è nel nostro armadio ma che non indossiamo più e tuttavia ci spiace buttare: insieme ad una sarta, Manuela Cavallo, una stilista, Elena Ciravegna, e una creativa, Marilde Saliani, si vedrà che farne, sorseggiando una tazza di tè caldo.
Il secondo è un workshop che introduce e consente di sperimentare la serigrafia insieme a Maurizio Rivetti, pittore e serigrafo, che ha ideato per la mostra la terza novità dell’edizione 2017: la cartolina ricordo a disposizione dei visitatori. Con il laboratorio di serigrafia i partecipanti porteranno a casa la loro opera, originale e unica perché realizzata su materiale riciclato impossibile da standardizzare.
Alle tre specialiste del laboratorio dedicato agli abiti, si deve anche il rinnovo delle proposte realizzate con gli stendardi. L’Associazione Culturale Peppino Impastato raccoglie dal 2014 gli stendardi dismessi delle mostre di Palazzo Lomellini; gli oggetti creati quest’anno sconfinano in ambiti inusuali per i banner: porta fiori, porta torte, cachepot e altro ancora, in vetrina nel corso della mostra e dopo.
Realizzare eventi collaterali significa tematizzare quanto è rappresentato nella mostra; da questo concetto sono emerse altre due idee: la proiezione, in collaborazione con il cinema Elios, del docu-film “Immondezza- La bellezza salverà il mondo” girato da Mimmo Calopresti”, con successiva apertura in notturna e la presentazione in collaborazione con il Circolo Legambiente il Platano del libro “Un mare di plastica” con l’autore Franco Borgogno.
Il finissage chiuderà la mostra l’8 dicembre con un momento musicale insieme a IjTaroch.
L’apertura per le scuole è da sempre un elemento importante dell’Araba Fenice; quest’anno ci sarà una giornata speciale, il 16 novembre, con laboratori aperti ai bambini delle elementari e agli utenti dell’Educativa Territoriale Disabile e CST. I laboratori saranno tenuti da Domenico Audisio, pittore e grafico, Mariagrazia Destefanis e Anna Torazza, esperte di immagine in ambito educativo e formativo, e Maurizio Rivetti, pittore e serigrafo.
In sintesi:
Artisti presenti: Domenico Audisio, Rita Bo, Laurette Bono, Manuela Cavallo, Roberto De Fanti, Gianni De Paoli, Daniela Evangelisti, Margherita Fantini, Irma Fava, Caterina Fiore, Margherita Fergnachino, Lorena Fortuna, Italia Furlan, Mario Giammarinaro, Gianni Gianasso, Giancarlo Laurenti, Angelo Lussiana, Giusi Maglione, Laura Daniela Marello, Maurizio Oddenino, Maurizio Rivetti, Marco Roascio, Adriano Rosso, Andrea Russo, Marilde Saliani, Daniela Santucci, Claudia Scalera, Maximilian Scarlato, Annarita Serra, Alice Silvestro, Antonella Spagnolo, Cristina Tomaini, Anna Torazza, I ragazzi della scuola media Istituto Comprensivo Carmagnola I classi 2 A, B e C con Massimo Appendino.
Eventi collaterali:
sabato 11 novembre- ore 15 Laboratorio Riuso Abiti
giovedì 23 novembre alle ore 21 Immondezza docu-film al Cinema Elios
sabato 25 novembre alle ore 16 Laboratorio di Serigrafia
giovedì 30 novembre alle 21 Un mare di plastica, libro di viaggio e di denuncia
venerdì 8 dicembre alle ore 16 Finissage con IjTaroch
Orari di apertura Palazzo Lomellini
Dall’11 novembre all’8 dicembre: giovedì, venerdì e sabato dalle 15.30 alle 18.30; domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Ingresso libero