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Economia e lavoro | 24 novembre 2017, 16:31

Cassa di Risparmio di Asti e il Politecnico di Torino a sostegno delle PMI

Si metteranno a disposizione degli imprenditori per realizzare proposte di progetto, studi e iniziative di formazione e consulenza

Cassa di Risparmio di Asti e il Politecnico di Torino a sostegno delle PMI

Nel febbraio 2017 il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti - Banca di Asti e Biver Banca - e il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino hanno firmato una convenzione con lo scopo di aiutare le piccole e medie imprese (PMI) del territorio, promuovendo innovazione e sviluppo. Per raggiungere tale obiettivo il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti e il Politecnico hanno convenuto di mettersi a disposizione degli imprenditori per realizzare proposte di progetto, studi e iniziative di formazione e consulenza. I due Enti concordano anche nell’utilizzare la convenzione, a cui è stato dato il nome di Programma PMInnova, come strumento per aiutare le PMI a cercare opportunità di finanziamento nazionali e internazionali: una volta trovate tali opportunità le imprese verranno sostenute nella partecipazione ai bandi emanati dall’Unione Europea o da Enti Territoriali nazionali, come ad esempio le Regioni.

La scelta di aprirsi a collaborazioni con le PMI va collegata al fatto che queste ultime sono protagoniste della ripresa economica in atto. Stando ai dati forniti dall’Unione Europea le PMI costituiscono infatti la spina dorsale dell’economia del Vecchio Continente: negli ultimi due anni tali imprese hanno generato circa 4 trilioni di Euro in valore aggiunto, dando occupazione a oltre 90 milioni di persone. I numeri europei si rispecchiano anche nella realtà italiana dove le imprese con meno di cinquanta addetti costituiscono il 99% del totale. Assorbendo i due terzi circa dell’occupazione, le PMI italiane lo scorso anno hanno generato ricavi pari a 852 miliardi di Euro e un valore aggiunto di 196 miliardi pari al 12% del PIL.

Il Governo ha deciso di sostenere tale crescita varando il programma “Industria 4.0” e mettendo in campo varie agevolazioni finanziarie, tuttavia resta aperto il problema di una scarsa capacità a innovare in gran parte del sistema industriale italiano.

La scarsità di idee davvero innovative e il ritardo con cui da noi vengono diffuse e utilizzate le tecnologie più avanzate si rispecchiano anche nelle difficoltà che le nostre imprese incontrano nell’accedere ai finanziamenti europei. Tali fondi vengono assegnati a seguito della partecipazione a bandi che prevedono la presentazione di proposte di progetto innovative. In particolare nel 2014 l’Unione Europea ha varato il programma di finanziamento “Horizon2020” che sino al 2020  distribuirà una dotazione di oltre 80 miliardi di euro agli enti di ricerca e alle imprese capaci di ideare progetti in grado di aumentare i livelli occupazionali, di migliorare la vita dei cittadini europei, contribuendo al contempo a salvaguardare l’ambiente.

Nel 2016 l’Italia, insieme alla Gran Bretagna e alla Germania, è stato uno dei Paesi che ha presentato all’unione Europea il maggior numero di proposte di progetto: se si guarda tuttavia al tasso di successo di tali proposte si scopre che il nostro Paese si trova nei bassifondi della classifica delle nazioni europee; peggio di noi fanno solo l’Ungheria, la Bulgaria e la Croazia. Tutto ciò senza dimenticare che ogni anno le Regioni si vedono costrette a restituire a Bruxelles parte dei fondi ricevuti e quelli che restano spesso vengono spesi male. Le cause principali di questa difficoltà a ottenere finanziamenti europei risiedono nella mancanza di idee innovative, nella scarsa accuratezza nel redigere le proposte di progetto, ma pure nella mancanza di contatti internazionali: uno dei requisiti per partecipare ai bandi europei è infatti quello di dare vita a gruppi composti da enti di ricerca, imprese, associazioni e da enti pubblici provenienti da almeno tre diversi paesi dell’Unione Europea.

Per contribuire a superare tali difficoltà il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti e il Politecnico di Torino sin dallo scorso febbraio hanno deciso di dotare il Programma PMInnova di un Consiglio Scientifico composto da professionisti e docenti di fama internazionale in grado, in virtù delle loro esperienze e dei loro contatti, di aiutare le PMI del territorio ad aprirsi all’Europa. Inoltre Gruppo Cassa di Risparmio di Asti e Politecnico di Torino hanno organizzato a Asti, in data 24 novembre, l’incontro tra il Programma PMInnova e l’Associazione Internazionale European Virtual Institute in Industrial Supply Chains and Logistic Networks (EVI) composta da esperti che hanno partecipato, spesso come coordinatore, a progetti finanziati dall’Unione europea.

c.s.

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