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Economia e lavoro | 04 dicembre 2017, 12:48

Meccanica, sono i "piccoli" i campioni dell'export

Le aziende del torinese sono il 4% del totale, ma esportano per il 76%

Meccanica, sono i "piccoli" i campioni dell'export

Piccole, ma agguerrite, vivaci e decisamente efficaci sui mercati stranieri. Sono le aziende della meccanica torinese, che dimostrano - oltre a una certa longevità - anche una forte presenza sulle esportazioni del territorio.

Pesano per il 76% del totale, pari a 16,3 miliardi nel 2016, ma numericamente sono solo il 4% dello stock di imprese. E non sono nemmeno colossi, sono infatti soprattutto micro e piccole imprese e più di una su due fattura al massimo 2 milioni di euro (il 44% sotto il milione all'anno).

Esistono però anche dei limiti da superare: il 44% non ha un laureato in organico "e come Camera stiamo cercando di creare cammini di formazione alternativi in un'ottica di 4.0", sottolinea Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di Commercio di Torino.

Il fatturato tuttavia sale e per un'impresa su quattro sale anche a ritmi "cinesi". Il 70% mostra un clima di fiducia positivo. Tante hanno saputo diversificare, affrancandosi dall'universo Fiat e trovando nuove strade. Strade che portano in Francia, Germania, Polonia e Usa. Ma anche la Cina emerge all'orizzonte. Per quanto riguarda gli investimenti, si punta su beni strumentali, mentre ricerca e sviluppo ha toccato poco più di un'impresa su cinque.

In aumento, tuttavia, la sensibilità per l'industria 4.0 e dunque la tendenza lascia pensare a un aumento degli investimenti in questo senso.

Massimiliano Sciullo

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