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Attualità | 19 gennaio 2018, 14:12

39 anni fa Prima Linea assassinava Giuseppe Lorusso

L'agenta di pubblica sicurezza a cui è stato intitolato il carcere delle "Nuove"

39 anni fa Prima Linea assassinava Giuseppe Lorusso

Oggi, venerdì 19 gennaio, alle ore 11, si è svolta sul luogo dell’attentato la cerimonia della commemorazione in ricordo dell’omicidio dell’Agente di Custodia Giuseppe Lorusso in servizio nella Casa Circondariale “Le Nuove” di Torino e barbaramente assassinato dai terroristi di Prima Linea nei pressi della propria abitazione mentre stava recandosi al lavoro.

Alla cerimonia hanno presenziato oltre ai familiari, una rappresentanza della Polizia Penitenziaria con il Comandante del Reparto di Torino, il Presidente dell’Associazione “Nessun uomo è un’isola”, il Presidente  dell’Associazione Europea Vittime del Terrorismo ASEVIT Giovanni Berardi e  alcuni colleghi delle Nuove in quiescenza e nessuna Autorità Amministrativa o Politica del territorio.

A dare notizia  è l’O.S.A.P.P. - (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Segretario Generale Leo Beneduci. “Si tratta indubbiamente di una giornata triste – prosegue il leader dell’OSAPP -  e che noi della Polizia Penitenziaria vogliamo dedicare al ricordo non solo del collega barbaramente assassinato ma anche di quei valori, ancora fortemente impressi nel nostro cuore e nelle uniformi che con onore indossiamo in difesa dei cittadini e dello Stato e che proprio negli anni bui o di piombo hanno consentito alla Polizia Penitenziaria di superare pur tra i  tanti e irreparabili lutti il peggior periodo della storia Repubblicana".

"Per tali motivi, per la resistenza al qualunquismo e alle amnesie imperanti in tanti Politici e Amministratori purtroppo anche tuttora interni all’Amministrazione Penitenziaria che noi del Corpo e dell’OSAPP non accetteremo mai che si faccia finta di niente nel consentire che ex terroristi responsabili della violenza di quegli anni e mai pentitisi facciano ingresso, perfino con tanto di onori e riconoscimenti in quelle carceri teatro tra gli altri del dolore e delle lacrime dei familiari degli amici e dei colleghi di chi ha pagato con la vita ingiustamente il prezzo della propria coerenza al servizio delle Istituzioni”.

c.s.

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