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Attualità | 25 gennaio 2018, 17:03

Il sindacato Nursind pronto allo sciopero nazionale degli infermieri

“Gli appartenenti a questa categoria sono stanchi di subire aggravi di lavoro e responsabilità senza vedersi riconosciuto un adeguato trattamento economico”

Il sindacato Nursind pronto allo sciopero nazionale degli infermieri

La prospettiva di uno sciopero nazionale si fa sempre più realistica, considerato che il rischio che corrono gli infermieri è quello di avere un contratto peggiorativo rispetto all’attuale.

Per questo, Nursind ha dichiarato formalmente lo stato di agitazione del personale del comparto sanità e chiesto al Ministero del Lavoro di svolgere il tentativo di conciliazione e di raffreddamento, al fine di manifestare il disagio della categoria infermieristica che non troverà soluzione in questo contratto di lavoro.

Il dissenso poi passerà dalle corsie alle urne, considerato che i lavoratori dovranno esprimersi sui finanziamenti decisi dal governo nazionale e regionale e sulle scelte delle organizzazioni sindacali che siedono al tavolo (tra cui c’è anche Nursind) e che ad aprile andranno al rinnovo delle RSU. Gli infermieri italiani sono stanchi di subire aggravi di responsabilità e di carico di lavoro senza vedersi riconosciuto adeguatamente un trattamento economico e normativo contrattuale degno della professionalità acquisita e del percorso di studi effettuato.

Lo deduciamo dal mancato stanziamento di risorse per il contratto del comparto sanità e per il mancato finanziamento della RIA (retribuzione individuale di anzianità) nella legge di bilancio 2018. Non c’è la volontà, inoltre, di finanziare l’indennità di professione infermieristica di cui chiediamo il ripristino. Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione della categoria perché il comitato di settore delle regioni per la sanità (i nostri datori di lavoro) sta predisponendo l’atto di indirizzo che dovrebbe ri-finanziare per il 2018 il contratto in discussione.

Chiediamo che le risorse siano vincolate prioritariamente a lenire i disagi organizzativi degli infermieri (lavoro a turno, rispetto dell’orario europeo di lavoro, valorizzazione dei coordinamenti, adeguamento economico delle indennità, sblocco della mobilità interaziendale, …) e a valorizzare la professione con un percorso di carriera stabile e non precario.

Nursind Piemonte e gli infermieri piemontesi si faranno trovare pronti, ancora più stanchi per una situazione regionale aggravata da anni di blocco del turn over e nessun riconoscimento.

c.s.

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