Anche quest'anno la Camera di Commercio di Torino mette in campo i suoi "angeli custodi". Persone in carne e ossa, in un certo senso "cervelli in fuga", ma che hanno dato la propria disponibilità ad aiutare le aziende rimaste a casa: per crescere, migliorarsi e fare business.
Torna anche nel 2018 dunque l'iniziativa camerale di "Meet@Torino - Mentoring for Itnernationa Growth", che prevede per le imprese che vogliono farsi avanti una consulenza su mercati esteri di interesse, analisi di settore, consigli e check list in tema di strategia e pianificazione. Azioni gratuite, si intende, che possono risultare un punto di svolta soprattutto per quelle piccole e medie imprese piemontesi che, da sole, non avrebbero le risorse (umane innanzitutto) o il tempo per dedicarsi alla cura del proprio export.
Ogni "mentore" - ovvero un imprenditore piemontese ormai trapiantato all'estero con il suo business - dedicherà all’azienda 30 ore del suo tempo nell’arco di 8 mesi, in modo esclusivo e riservato, per consigliare, dare suggerimenti e informazioni, condividendo la sua esperienza specifica su determinati paesi e settori. In questa nuova edizione sono 40 i mentori che hanno accettato l’invito della Camera di commercio di Torino a mettersi a disposizione per le pmi piemontesi. “Giunti alla quarta edizione, sappiamo che questo progetto è molto apprezzato dalle nostre imprese, con oltre il 90% dei partecipanti alla precedente edizione che si dichiara soddisfatto: tra gli obiettivi raggiunti grazie al lavoro congiunto con il mentore, la realizzazione di un piano strategico specifico per l’accesso a mercati esteri, la revisione interna della propria organizzazione aziendale o l’ampiamento della rete di contatti internazionali - ha spiegato Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di commercio di Torino –. Oggi pertanto riproponiamo con convinzione questa opportunità, sapendo che l’esperienza e la motivazione dei mentori rappresentano un enorme e preziosissimo patrimonio per qualunque azienda locale, di ogni dimensione o settore, che voglia accettare la sfida e mettersi in gioco. Non solo: questa è anche la nostra ricetta per ricontattare e creare legami con i nostri migliori cervelli all’estero e farli lavorare, seppur a distanza, per lo sviluppo e la crescita di questo territorio”.
Tutti i mentori sono legati in qualche modo al Piemonte, per motivi di nascita, studio o lavoro, e offrono la propria consulenza su base volontaria, per un senso di riconoscenza e attaccamento al territorio secondo il concetto del “giving back”, molto diffuso e sentito tra i nostri connazionali all’estero. Si tratta quindi di un’opportunità imperdibile per gli imprenditori piemontesi, per avere a disposizione qualcuno con cui rivedere le proprie scelte aziendali e avere un confronto diretto, in maniera totalmente disinteressata e non legata a motivi di business. I mentori di quest’anno lavorano, con posizioni chiave, in grandi aziende a livello mondiale (E-bay, Dell, FCA, Amazon, Enel Green Power, Johnson&Johnson, Menarini, Whirpool, Monster, Continental, AGCO) e hanno mediamente più di 10 anni di esperienza di vita e lavorativa in paesi quali Stati Uniti, Brasile, Cina, Gran Bretagna, Svezia, Francia, Germania. Di particolare interesse la loro personale visione su come si stanno evolvendo a livello internazionale settori quali elettronica, automotive, cosmetica, ecommerce, energia, infrastrutture, tecnologie digitali, lusso, agribusiness, alimentari e bevande, medicale.
Da quest'anno poi il programma si arricchisce anche di un particolare focus sugli Stati Uniti: le aziende che vogliono affacciarsi sul mercato USA, infatti, possono candidarsi per la mentorship con un imprenditore residente in loco e seguire anche un percorso formativo dedicato, partecipando a sessioni di training mirate sulle tematiche del business planning.
Tutti i profili dei mentori disponibili sono sul sito della Camera di commercio di Torino www.to.camcom.it Le aziende piemontesi interessate hanno tempo fino al 26 febbraio scrivendo a meet-torino@to.camcom.it e indicando fino ad un massimo di 3 preferenze tra i mentori proposti.













