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Economia e lavoro | 19 marzo 2018, 11:28

Un Piemonte 10 e lode: il 2017 si chiude ancora con numeri di crescita

Quello conclusivo dello scorso anno è l'undicesimo trimestre con parametri positivi: dalla produzione al fatturato, dagli ordinativi agli investimenti. Soffrono solo i mezzi di trasporto

Un Piemonte 10 e lode: il 2017 si chiude ancora con numeri di crescita

E con questo fanno undici. Tanti sono infatti i trimestri consecutivi che hanno registrato una crescita economica per il tessuto produttivo piemontese.

La fine del 2017 infatti ha regalato una crescita diffusa tra i settori e le aree geografiche (solo i mezzi di trasporto flettono, peraltro di un -3,2 piuttosto robusto) e con una certa vivacità soprattutto per le piccole e medie imprese. In cifre, vuol dire un +3,9%, che fa seguito ai precedenti +4,5, +3,2 e +2,7%. Lo dicono i dati elaborati da Unioncamere Piemonte, Confindustria regionale, Intesa San Paolo e Unicredit.

E se VCO, Novara, Biella e Cuneo (rispettivamente +6,8%, 4,8, 4,7 e 4,3) sono le prime della classe, Torino si colloca a un +3,7% che sorprende, vista la difficoltà mostrate dai mezzi di trasporto. Ma non è solo la produzione a salire: anche ordini (interni, ma soprattutto export), fatturato e grado di utilizzo degli impianti puntano la freccia verso l'alto.

Luce anche sul fronte investimenti: il 58% delle imprese ha speso per migliorare il proprio business. Soprattutto in macchinari e attrezzature, ma senza dimenticare gli strumenti elettronici e la ricerca e sviluppo. L'effetto? Sono cresciuti tutti, ma chi ha fatto innovazione e investimenti ha quantomeno doppiato chi non lo ha fatto.

"La situazione ci permette di guardare con ottimismo al futuro - commenta Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte - e in un percorso di crescita c'è bisogno anche del sostegno del mondo del credito. Ora è necessario pensare davvero a politiche di sviluppo industriale, tra 4.0, digitalizzazione e formazione professionale".

"Anche il primo trimestre 2018 mantiene indicatori positivi, soprattutto nel manifatturiero - conferma Giorgia Garola, presidente dei Giovani imprenditori Confindustria Piemontese - e anche il clima di fiducia promette bene. Bisogna essere orgogliosi delle performance soprattutto delle pmi, anche se la situazione politica italiana e internazionale non promette bene. E l'Italia, pur crescendo, continua a farlo meno del resto d'Europa".

Massimiliano Sciullo

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