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Scuola e formazione | 10 aprile 2018, 08:03

Da “neet” a nuovi artigiani: così a Mirafiori migranti e cittadini lavorano per l'integrazione

Stanno per partire dei laboratori per i ragazzi del quartiere disoccupati, coinvolgendo gli stranieri del centro d’accoglienza “Casa nel mondo”. Saranno attivati corsi di falegnameria, carpenteria metallica e decorazione muraria

Da “neet” a nuovi artigiani: così a Mirafiori migranti e cittadini lavorano per l'integrazione

Recuperare la tradizione degli antichi mestieri manuali, unendo ragazzi di diverse nazionalità per interventi mirati nel quartiere, tra tempere e trucioli. Il progetto "PER.LA di Mirafiori” (percorsi formativi e laboratori creativi nel quartiere di Mirafiori Sud) è realizzato in collaborazione con Fondazione della Comunità di Mirafiori, le cooperative Mirafiori, Tenda ed Esserci, e sostenuto da Otto per Mille Valdese.

Nato già l’anno scorso, ma inizialmente rivolto solo ai migranti, si pone adesso, invece, l’obiettivo di coinvolgere il più possibile anche i giovani cittadini per favorire relazioni e scambi tra culture.

Protagonisti saranno i cosiddetti «Neet», un acronimo che indica tutti i ragazzi «not in education, employment or training», coloro, cioè, che non sono inseriti in un percorso scolastico o formativo né impegnati in un'attività lavorativa. "Ci rivolgiamo a tutti i ragazzi che sono ancora in cerca di una visione, una prospettiva per il loro futuro”, spiega Rita Cararo dell’associazione Kallipolis, responsabile del progetto.Non volevamo limitare le categorie, ma estenderci il più possibile a tutti coloro che sentissero il bisogno di scoprire e sperimentare certi mestieri. È un po’ come mettersi alla prova, in un mondo in cui si tende sempre più all’automatismo e alla meccanizzazione”.

Inizieranno a breve i corsi gratuiti di falegnameria, carpenteria metallica (a cura di “Izmade”, che opera a Torino nord nel campo dell'eco-design autoprodotto, ed è specializzata in interior design, arredi e formazione ) e decorazione muraria, con Paola Rivetti di “Restyle e Restauri”. “Ci piaceva l'idea di avere un’artigiana donna per un tipo di attività generalmente giudicata maschile. E siamo contenti di avere anche molte ragazze che aderiscono”.

In questo momento sono in corso le iscrizioni – fino al 13 aprile, per un massimo di 15 ragazzi dai 20 ai 37 anni – e la formazione dei vari gruppi. Prima sarà svolta la parte didattica teorica (per lo più nello spazio ex Incet di Barriera di Milano), per poi spostarsi negli spazi di Mirafiori Sud, il Centro di protagonismo giovanile (Cpg) di strada delle Cacce e il centro d’accoglienza Casa nel Mondo in via Negarville. Lo scopo è di portare i ragazzi a coprogettare un nuovo allestimento all’interno di questi spazi, declinandolo in base alle esigenze di fruibilità giovanile.

Per noi è importante l'impegno reciproco, l’entusiasmo nel fare propria una certa professione”, spiega la Cararo. “Non possiamo garantire possibilità concrete di lavoro, ma senz’altro permettiamo ai ragazzi di imparare davvero a fare determinate cose, entrando in contatto con l’imprenditoria piemontese nata sul territorio. Storie positive di gente che ce l’ha fatta, proprio puntando sulla manualità. E credo che oggi si senta ancora il bisogno di certi mestieri antichi, per questo devono resistere. C’è fermento, anche in un’ottica di innovazione – basti pensare ai makers digitali – ed è in atto un vero cambio di paradigma che rinuncia all’usa e getta in favore di un processo fruttuoso e senza sprechi”.

Gli interessati possono scrivere a info@kallipolis.net, o telefonare allo 011 6825390.

Manuela Marascio

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