A Torino quasi un minore su 4 è straniero. Nel 2024 infatti il 23.3% dei ragazzi e ragazze, nella fascia di età 0-17 anni, non era italiano. Per paese di origine, cresce in particolare la popolazione minorenne proveniente dal Senegal, Perù, Bangladesh, Nigeria ed Egitto, mentre diminuisce quella proveniente dal Marocco, Filippine, Cina e Albania.
Le scuole frequentate
Per quanto riguarda la scuola, la Città Metropolitana registra quasi la metà degli studenti stranieri del Piemonte, 35.084 su 69.692. La maggioranza di questi (62,6%) abita a Torino. Andando a guardare nel dettaglio le Superiori, gli alunni prediligono gli istituti tecnici (40.5%) ed i licei (39,3%), seguiti dagli istituti professionali (20,2%).
Università
Guardando con la lente di ingrandimento l'università, dopo il Covid sono diminuiti gli studenti di seconda generazione (-24%), mentre sono aumentati quelli internazionali (+73%) iscritti agli atenei del capoluogo. Tra quelli che appartengono alla prima categoria, la maggioranza viene da Romania (36%), seguite da Albania, Perù e Marocco. Tra i corsi prediletti economia, giurisprudenza ed ingegneria.
"Dobbiamo comunicare agli stranieri - ha commentato il Prorettore dell'Università di Torino Gianluca Cuniberti - che UniTo è accessibile a tutti, oltre ad essere raggiungibile con qualsiasi mezzo pubblico".
Stranieri contro lo spopolamento
Ma i giovani stranieri contribuiscono anche a combattere il rischio spopolamento, soprattutto nelle aree montane, contribuendo anche a mantenere quindi servizi essenziali come scuole, ufficio postali, negozi e sportelli bancari. "Ronco Canavese, - ha sottolineato la consigliera metropolitana Sonia Cambursano - attraverso un accordo con una città dell'Ucraina, ha incrementato del 30% la popolazione residente".














