Venire a Torino e non parlare di vertenze? Missione impossibile. Tra Foodora ed Embraco, passando per Italia on Line e l'evergreen di FCA, quella sabauda è terra di grandi tensioni occupazionali, in questi mesi.
E Gigi Sbarra, segretario generale aggiunto confederale di CISL, ospite oggi del direttivo regionale piemontese, non si sottrae: "È un momento importante, una riflessione sulle tante crisi che stanno investendo questo territorio. I focolai sono tanti e serve un rilancio della politica industriale del Piemonte. Serve uno sforzo delle istituzioni e delle imprese perché non possiamo accettare di perdere posti di lavoro e interi stabilimenti".
La ricetta? "Investire su ricerca e sviluppo. Fare innovazione. Mentre su FCA aspettiamo di capire quali prospettive, modelli e investimenti saranno pensati per Mirafiori e Grugliasco, per arrivare alla piena saturazione degli impianti".
La linea di confine è quella di mantenere in Italia le produzioni. "Abbiamo tenuto sempre una linea costruttiva proprio per stimolare questo impegno. E ci aspettiamo coerenza con gli impegni assunti. Investimenti e saturazione impianti per salvaguardare l'occupazione e radicare la presenza di FCA sul territorio".
Uno degli aspetti più discussi, in questo periodo di vertenze, è anche quello legato alla strategia di trattativa che vede sindacati divisi o uniti. Il modello giusto è quello di FCA, con le rappresentanze ancora separate o, al contrario, quello Embraco, che ha visto parlare a una voce sola? "Su Fca paghiamo lacerazioni degli anni passati. Ma a questo punto bisogna arrivare a una condivisione di una battaglia che deve avere come grande obiettivo proprio il nuovo piano industriale e gli investimenti per tutto il Polo produttivo e garantire occupazione il più possibile".