"Attenzione sul tema della sicurezza non è mancato, visto anche lo spostamento dell’iniziativa in un luogo più idoneo hanno monitorato lo svolgimento della manifestazione, rispetto a quello inizialmente individuato. La Polizia Municipale e le Forze dell’Ordine hanno monitorato l’iniziativa, vigilando sui flussi del pubblico e sulla presenza di eventuali venditori abusivi, chiedendo ai commercianti della zona di non vendere bevande in vetro." Così la sindaca Chiara Appendino ha risposto sulle modalità di organizzazione del concerto per la Festa della Liberazione, tenutosi in piazza Castello il 25 aprile scorso.
La sindaca ha riassunto l’iter per l'organizzazione dell'evento, che avrebbe dovuto svolgersi in piazza Arbarello, regolarmente autorizzato e poi spostato dopo perplessità emerse alla vigilia dell’evento sull’idoneità del luogo. La sindaca ha poi spiegato che gli organizzatori "avevano presentato una stima di partecipanti pari a 2500, soglia entro la quale non occorre convocare la Commissione di vigilanza".
Critici i consiglieri proponenti dell'interpellanza. Il capogruppo dei Moderati Silvio Magliano si è detto "preoccupato per la gestione dei prossimi eventi", mentre quello del Pd Stefano Lo Russo ha definito Appendino "è pericolosa per la Città." "L’assenza di risposte è inquietante," - ha aggiunto, "dopo quello che è successo in piazza San Carlo". Il capogruppo della Lista Civica per Torino Francesco Tresso ha commentato che "le non risposte della Sindaca sono imbarazzanti".
A replicare il consigliere del M5S Aldo Curatella: "Non mi è chiaro se l’interpellanza sia stata presentata da un punto di vista politico o da un punto di vista tecnico. Il prefetto è responsabile della sicurezza, il questore la gestisce. La commissione vigilanza provinciale, che fa capo al Prefetto, ha dato il suo parere favorevole dopo il sopralluogo effettuato nella piazza".