"La strada intrapresa dal governo Salvini, e lo definisco così non a caso, é solo un modo per spostare quello che viene considerato un fastidioso problema anziché un’emergenza umanitaria". A dirlo è il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino che questo potrebbe partecipare al presidio "Aprite i porti", previsto alle 18 sotto la Prefettura di Torino, per protestare contro la decisione del ministro degli Interni Matteo Salvini di negare l'approdo in Italia alla nave Aquarius con 629 migranti.
"Non si può pensare di gestire così un fenomeno di dimensioni epocali," aggiunge il governatore della Regione, "semplicemente credendo di vincere un braccio di ferro per spostare il problema da Pozzallo a Valencia. Anche perché questo può funzionare la prima volta, ma non la seconda".
"É una strada sbagliata,"- continua Chiamparino, "sia perché così facendo si gioca una cinica partita sulla pelle di chi arriva nei nostri porti spinto dalla povertà e dalla disperazione, sia perché non si creano le basi per costruire politiche di lungo termine a livello europeo".
Secondo Chiamparino l'Europa deve essere non solo accogliente, "ma investire sulle migrazioni, organizzando corridoi umanitari, contrastando i trafficanti di persone e gli scafisti, e organizzando l’accoglienza e l’inserimento in tutti i paesi europei attraverso corridoi umanitari gestiti dall’unione europea".
"Da questo punto di vista lo slogan “Porti aperti” é comprensibile nella sua immediata opposizione al linguaggio di chiusura degli slogan salviniani ma non é sufficiente a sfidare il governo e la maggioranza che lo sostiene su una politica di lungo periodo che veda nelle migrazioni non solo un problema ma una risorsa", conclude il Presidente della Regione Piemonte.