Sono bastati pochi minuti per far divampare il fuoco della polemica. La Juventus ufficializza i prezzi della campagna abbonamenti 2018/2019 e nel mondo del tifo bianconero esplode la bufera.
Sono infatti clamorosi gli aumenti stabiliti dalla società campione d'Italia per il prossimo ticket stagionale: si parte dai 595 euro per il rinnovo e 650 euro per la nuova tessera delle tribune Sud e Nord (i settori cosiddetti popolari per il cui rinnovo si dovrà spendere ben 100 euro in più rispetto ad un anno fa) fino ai 2055 euro per il rinnovo e 2370 euro per i nuovi della Tribuna Est Centrale 1° livello.
Cifre che hanno letteralmente fatto imbufalire i numerosi abbonati alla Vecchia Signora (25.300 nella passata stagione a cui si sommano i 4.000 Premium, per un totale di 29.300 a fronte di una capienza complessiva di 41.500) tanto che non sono tardate ad arrivare le reazioni, soprattutto sul web: si va da chi accusa la società di lucrare meschinamente sul tifoso, a chi ha già annunciato che assolutamente non rinnoverà.
Insomma, nonostante una fin qui buona campagna acquisti, il club bianconero ha trovato la maniera per scontentare i tifosi più fedeli, oltretutto in un momento economico generale certamente non facile.
Vergogna è la parola che rimbalza con sempre più insistenza tra i componenti del popolo juventino. Resta ora da capire come reagiranno i vertici societari: le tariffe verranno riviste o il club non tornerà indietro? Allo stato attuale sembra difficile ipotizzare un ripensamento da parte di una società in continua evoluzione per tanti aspetti, ma che questa volta si è dimostrata lontana dai propri tifosi.
Nel frattempo resta l'amarezza di chi, magari dopo lunghi anni di militanza passati sulle tribune del Comunale, del Delle Alpi e poi ancora all'Olimpico (pure in Serie B) prima dell'avvento dello Stadium, dovrà allontanarsi dalla propria squadra del cuore. E magari sarà pure costretto a perdersi qualche partita per via del doppio abbonamento TV che dalla prossima stagione (salvo accordi tra Sky e Perform che si sono aggiudicate i diritti televisivi) dividerà l'offerta della Serie A sul piccolo schermo.