/ Attualità

Attualità | 11 maggio 2025, 16:10

Animali randagi fuori controllo: Torino nord punta sulle sterilizzazioni e la 'semilibertà'

In Lungo Stura Lazio ritrovati anche gatti e galline randagi: "Nei campi c'è praticamente una fattoria"

Animali randagi fuori controllo: Torino nord punta sulle sterilizzazioni

Animali randagi fuori controllo: Torino nord punta sulle sterilizzazioni

Cani randagi, ma non solo: anche galline, colombe e gatti. Questi sono solo alcuni degli animali protagonisti del fenomeno del randagismo che continua a preoccupare la zona nord di Torino, in particolare lungo le aree occupate dagli insediamenti abusivi di Lungo Stura Lazio e del parco dell'Arrivore.

Azioni insufficienti a contenere il fenomeno

Per affrontare il problema, gli uffici per la Tutela Animali, insieme alla Circoscrizione 6, propongono una massiccia campagna di sterilizzazione, con un’attenzione speciale agli animali presenti negli insediamenti, ritenuta una misura più risolutiva. Alcuni interventi di cattura sono già stati effettuati, portando al recupero di 18 cuccioli e numerosi esemplari adulti nel 2025. Tuttavia, queste azioni sembrano insufficienti a contenere definitivamente il fenomeno.

"Il problema più grosso sembra essere lungo Stura Lazio, dove di fronte alla rotonda Iveco c'è praticamente un paese con cani, gatti, galline e colombe – ha spiegato Elena Guttaiano del dipartimento della Tutela Animali – Tra le proposte che portiamo c'è quella di creare sinergia, insieme agli enti competenti, per sterilizzare i soggetti presenti. Soprattutto nei campi rom, sottraendo solo quelli che saranno necessari e identificandoli".

Concentrare gli animali in zone specifiche

La direzione da seguire, comunque, sembra ormai definita. La Città – sebbene non abbia ancora stabilito tempistiche precise – ha predisposto un piano che punta a rispondere alle diverse esigenze: concentrare gli animali randagi in aree specifiche, alimentandoli con cibo e aggiunta di sonnifero, permettendo così ai cani di vivere in un regime di semilibertà, per poi procedere alla sterilizzazione. Una proposta che ha raccolto consenso, nonostante qualche riserva della Circoscrizione 6 che aveva suggerito l’utilizzo della telenarcosi come metodo più incisivo, sebbene più rischioso.

Nel frattempo, sono già stati effettuati interventi per la messa in sicurezza e la realizzazione di due aree lungo via Germagnano 9, destinate ad accogliere cani adulti già recuperati e a garantire il rispetto delle loro caratteristiche etologiche. Attualmente queste strutture ospitano quattro esemplari, mentre nuove aree – situate tra i civici 9 e 11 – sono in fase di allestimento, nonostante alcuni danni e furti abbiano rallentato i lavori.

"Non sarà un percorso che si chiuderà in breve tempo, ma con i giusti tempi darà i suoi risultati. Abbiamo avuto ritardi sull'allestimento delle nuove aree, ma credo che questo problema oggi sia già più confinato rispetto al passato – ha spiegato l'assessore al Verde Pubblico, Francesco Tresso Abbiamo fenomeni importanti sull'asse della Stura di randagismo, ma gli interventi fino ad ora realizzati hanno già dato i loro frutti e la scelta di non abbattere i cani o di non confinarli nei box, creando invece delle zone che li costringono in regimi di semilibertà, si è mostrata essere la più adatta".

Non alimentare gli animali randagi

Pur non avendo condiviso pienamente l’iter e le modalità d’intervento, la Circoscrizione 6 si è dichiarata soddisfatta dei risultati finora ottenuti e del piano elaborato dalla Città. Tuttavia, secondo i rappresentanti circoscrizionali, la buona riuscita dell’intero progetto dipenderà anche dalla collaborazione dei cittadini, chiamati a non alimentare gli animali randagi. Un gesto, questo, che seppur mosso da buone intenzioni, ostacola il raggruppamento controllato degli animali nelle aree designate.

"Non abbiamo condiviso il metodo di cattura perché preferivamo, nonostante i rischi maggiori, operazioni di telenarcosi che sarebbero state più incisive, ma siamo felici che la Città abbia finalmente deciso di intervenire su un problema da troppo tempo ignorato – ha spiegato la coordinatrice al Verde della Circoscrizione 6, Giulia ZaccaroTuttavia alcune responsabilità vanno anche attribuite ad alcuni cittadini, perché alimentare questi animali, per sensibilità o altri motivi, complica non poco la situazione e non riuscirà a concentrare i cani in unico punto. Urge terminare queste catture, per il bene e la sicurezza di tutti".

Marco D’Agostino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium