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Economia e lavoro | 29 giugno 2018, 07:30

I professionisti di fronte alla "rivoluzione" del 4.0: Ascom Confcommercio punta sulla formazione

Tappa torinese per il road show che illustra su tutti i territori effetti e opportunità che il nuovo paradigma economico porta con sé. A patto che gli addetti ai lavori sappiano farsi trovare pronti e preparati

I professionisti di fronte alla "rivoluzione" del 4.0: Ascom Confcommercio punta sulla formazione

C'è una rivoluzione 4.0 che non tocca solo l'industria manifatturiera. E' quella che amplia i propri effetti anche sui servizi, sul terziario. E in particolare sui professionisti: ha toccato Torino, questa mattina, il road show che Confcommercio professioni sta portando in tutta Italia proprio per incontrare gli addetti ai lavori e per analizzare con loro i cambiamenti, ma anche le opportunità, che questo cambio di paradigma a livello produttivo sta creando in tutti i settori dell'economia.

E chi finisce "nel mirino"? I numeri dicono che, in tutta Italia, sono circa 1,3 milioni i professionisti (il 6% degli occupati complessivi) con un reddito medio di oltre 38mila euro. Di questi, circa 983mila è iscritta ad albi o ordini, ma non mancano i cosiddetti free-lance, che negli ultimi sei ani sono cresciuti di oltre il 51%.

E a Torino? Nella città della Mole, così come in tutto il Piemonte, le figure più diffuse (tra quelle interessate dalla rivoluzione 4.0) e note sono facilmente individuabili: ci sono le guide turistiche - in un territorio che valorizza sempre di più questa vocazione - ma anche i designer, i grafici, gli esperti informatici e un po' tutto il mondo Ict. Fino a nicchie come i wedding planner, i formatori, gli amministratori di condominio e così via.

"Siamo di fronte a un capitolo nuovo - spiega Carlo Alberto Carpignano, direttore di Ascom Torino - ed è importante che i professionisti vengano coinvolti in questo cambiamento". Proprio come sottolinea Maria Luisa Coppa, che di Ascom Torino è presidente: "Puntare sul valore delle competenze dei professionisti nel mercato che cambia diventa la risorsa per un futuro smart, creativo, dinamico e tecnologico".

Perché il rischio è proprio quello: che i tanti professionisti si facciano trovare impreparati da questa vera e propria rivoluzione, tra macchine interconnesse, rete e circolazione dei prodotti. "E' importante lavorare sulla formazione - sottolinea Michele Tiraboschi, coordinatore del comitato scientifico ADAPT che ha condotto lo studio sui Professionisti 4.0 - sia per le generazioni entranti, con l'alternanza scuola lavoro, sia per chi ha già una certa età e dunque deve proseguire con l'alfabetizzazione digitale che ne certifichi le nuove competenze senza rimanere tagliati fuori".
"Come associazione di categoria - conclude Anna Rita Fioroni, coordinatrice di Confcommercio Professioni - siamo attenti non solo ai negozi, ma anche ai professionisti, perché sono un capitale umano assolutamente prezioso. E devono rendersi autorevoli, riconoscibili e distinguibili".

Massimiliano Sciullo

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