Settimo Torinese vuole realizzare un nuovo hub di prima accoglienza per i migranti, da far sorgere nelle vicinanze dell'attuale centro Fenoglio. Per farlo, serviranno tre milioni di euro. Quei tre milioni che dovrebbe mettere il Ministero dell'Interno e che dovrebbero essere legati a un bando che è annunciato per l'autunno.
A spiegare la situazione è il primo cittadino di Settimo, Fabrizio Puppo: "Il nostro progetto è già pronto e lo abbiamo consegnato". Se tutto andrà secondo le previsioni, la nuova struttura sarà ospitata sopra un terreno concesso in comodato proprio dal Comune, per una durata di dieci anni. L'obiettivo è quello di alleggerire e semplificare il ruolo svolto fin qui dal Fenoglio, che - come sottolinea il sindaco - ha sempre portato avanti una funzione emergenziale dal 2014". "Ma deve essere un centro di prima accoglienza - precisa - non un centro di detenzione ed espulsione".
I numeri raccontano che oggi, al Centro Fenoglio, ci sono oltre 200 migranti: quasi 230, suddivisi tra coloro che sono in transito e quelli che hanno richiesto asilo o che sono rifugiati. E quindi si trovano all'interno dello Sprar. Tanti? No, se si considera che proprio un anno fa, nel mese di luglio, erano state necessarie le tende della Croce Rossa per dare un tetto - anche se provvisorio - ai quasi mille migranti presenti all'epoca. "Adesso è il momento di programmare", chiosa Puppo.
Ma c'è già chi ha fatto sapere di non essere d'accordo. Come i Fratelli d'Italia. "No alla costruzione di un nuovo campo di accoglienza profughi a Settimo Torinese”, attaccano Augusta Montaruli, parlamentare di FdI e Maurizio Marrone, dirigente nazionale, che rivolgono un appello al Ministro Salvini “Chiediamo formalmente a Salvini di fermare lo stanziamento dei tre milioni di euro del suo Ministero, che immaginiamo essere un’ingombrante eredità del governo precedente PD sconfitto nelle urne". "Dopo il Consiglio UE il Ministro Salvini aveva promesso che in Italia si sarebbero costruiti d’ora in avanti solo centri di identificazione ed espulsione dei clandestini, che Torino ha già nel territorio cittadino, a disposizione anche delle altre regioni italiane che hanno chiuso i propri: ci aspettiamo quindi che il leader della Lega mantenga la promessa e salvi la nostra provincia dal raddoppio degli immigrati accolti, il nostro territorio ha già dato”. E il tema finirà anche sulla scrivania del premier: “Presenterò una interrogazione parlamentare per capire ufficialmente le intenzioni del governo Conte”, conclude Montaruli.