C'è profumo di biscotti nell'aria di Collegno. Un'essenza che ha fatto storia in città e che rievoca il ricordo del biscottificio Maggiora, grazie alla mostra allestita dall'associazione culturale San Lorenzo in collaborazione con l'azienda agricola Fratelli Gramaglia all'interno del Castello Provana.
Un'attività che ha aperto le sue porte quasi un secolo fa, nel 1930, quella di Ermenegildo Benevolo Maggiora, regalando una fragranza dolciaria dei suoi tipici biscotti, spostandosi cinque anni più tardi a Refrancore d'Asti, dove trovò l'ispirazione per iniziare a produrre con l'aiuto di due garzoni i "Finocchini", che gli regalarono i primi guadagni. Quello che inizialmente era solo un sogno divenne quindi una realtà industriale per la famiglia Maggiora, che ben presto decise di trasferire l'attività nella frazione Regina Margherita a Collegno. Dopo l'occupazione dello stabilimento da parte delle SS e al termine della seconda guerra mondiale, la produzione ripartì con decisione con una capacità di tre quintali di biscotti all'ora, ampliando così anche l'offerta di prodotti e puntando anche sulle campagne pubblicitarie, curate dal primogenito di Ermenegildo Maggiora, Giuseppe.
Negli anni l'azienda di Collegno raggiunse uno sviluppo così sostanzioso da impiegare 800 operai e fatturare oltre 10 miliardi annui. Nel 1974, però, la Venchi-Unica, nome che assunse l'attività dopo la fusione della Maggiora con la Talmone negli anni '70, fallí, sospendendo così per sempre la produzione dei loro prodotti dolciari.
Finocchini, Wafers, caramelle, fette biscottate sono solo alcuni dei prodotti che hanno conquistato i palati collettivi della popolazione, che ora possono rivivere grazie alla mostra realizzata in occasione della festa di San Lorenzo, -che sarà visitabile in questi giorni- che punta a riportare in vita una piccola ma golosa parte della storia di Collegno.