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Economia e lavoro | 27 luglio 2018, 09:55

Il grido d'allarme di Api Torino: le pmi frenano, colpa dell'incertezza in Italia e nel mondo

Dallo stallo prima dell'esecutivo alle incertezze dei primi mesi di governo, fino alla guerra dei dazi. Corrado Alberto: "Servono decisioni, non annunci". E pesano i dubbi su Olimpiadi e Tav

Il grido d'allarme di Api Torino: le pmi frenano, colpa dell'incertezza in Italia e nel mondo

L'attesa per il nuovo governo, le incertezze, lo stallo, la crisi, i mercati. E poi le prime decisioni di un esecutivo a due teste, che però sembra tentennare su temi come Tav e Giochi Invernali 2026. A tutto questo aggiungete la battaglia dei dazi che - pur viaggiando sopra le nostre teste tra Oriente e Occidente delle super potenze - finisce per interessare anche un territorio come il nostro, "cintura nera" di esportazioni.
Una ricetta esplosiva, che non può far altro che raffreddare come una secchiata di ghiaccio l'ottimismo che negli ultimi tempi sembrava aver trovato dimora presso le imprese torinesi e piemontesi.

Dopo il primo campanello d'allarme squillato poche settimane fa, leggendo i dati di Confindustria e Unioncamere Piemonte, da Api Torino (che rappresenta il mondo fondamentale delle piccole e medie imprese) arriva una seconda voce che contribuisce a un coro preoccupato e cupo.

Il clima di fiducia arretra. I saldi tra ottimisti e pessimisti, al giro di boa del 2018, rimangono caratterizzati dal segno "più", ma in passato era un'altra cosa. La frenata sembra evidente. E più delle cifre, sono le parole del presidente di Api Torino, Corrado Alberto, a dare il metro esatto della situazione: "L’incertezza politica interna e una situazione internazionale non facile hanno condizionato molto l’andamento delle PMI negli ultimi mesi - spiega -. Sul fronte interno le imprese hanno sofferto il lungo stallo istituzionale, su quello estero l’ondata protezionistica in atto sta mortificando la vocazione all’export delle nostre aziende che per molto tempo hanno visto proprio nei mercati internazionali un forte sostegno. Per quanto riguarda la politica nazionale e locale, ci aspettiamo adesso indicazioni chiare sugli orientamenti di politica industriale e fiscale. Quello che vorremmo, è vedere decisioni di investimento e sviluppo che siano davvero in linea con le aspettative delle imprese e non solamente con gli annunci che abbiamo sentito in queste settimane".

Un discorso nazionale e internazionale, ma anche molto molto locale: "Pure a livello locale, le ultime vicende legate alle Olimpiadi oppure alla realizzazione della TAV, avvalorano la sensazione che si voglia tornare indietro invece di andare avanti. Occorre un’attenzione costruttiva”.

Massimiliano Sciullo

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