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Solito ritrovo in piazza Arbarello, per la manifestazione studentesca che oggi mette nel mirino il governo Conte e riporta sotto i riflettori temi come il lavoro per i giovani, ma anche le scuole e l'impostazione sul tema sicurezza.
"La pacchia è finita" è lo striscione sarcastico che apre il corteo. Dietro di lui, centinaia di giovani con cartelli e slogan. Il tutto mescolato alla musica sparata a volumi enormi dal camioncino che precede i ragazzi di qualche metro.
Nel mirino Salvini, il governo del cambiamento. Ma sono soprattutto le condizioni in cui versano istituti e aule a preoccupare. "Il 71% delle scuole è a rischio. Quale sicurezza?".
Senza dimenticare i costi dei libri e dei trasporti per i ragazzi, ma anche un'alternanza scuola lavoro che secondo i ragazzi porta solo alla precarietà. "Non ci stiamo più", è lo slogan urlato al megafono.
I ragazzi hanno appena percorso corso Galileo Ferraris e corso Vittorio Emanuele II.
Davanti al MIUR gli studenti hanno dato fuoco a una telecamera fittizia montata sopra dei mattoni.
E' stato chiuso l'ingresso principale di Porta Nuova su corso Vittorio Emanuele II.
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