Una data sul calendario e una nuova incombenza per circa 200mila imprese solo in Torino e provincia. È la fatturazione elettronica, il cui obbligo scatta (per regime dei minimi e forfettari esclusi) dal 1° gennaio 2019.
Ma visto che una novità di questo genere comporta pratica e formazione, Ascom Torino e provincia ha pronta una soluzione di soccorso: un totem in ogni sede per aiutare gli associati a espletare questa nuova burocrazia. Digitale, ma pur sempre burocrazia.
"Se c'è un problema abbiamo anche una soluzione - dice Carlo Alberto Carpignano, direttore generale di Ascom Torino e Provincia -. Si tratta di un adempimento radicalmente nuovo e alcune aziende più strutturate hanno già modo di assolvere a questo compito. C'è però una fascia di circa l'80% delle aziende che si troveranno ad abbandonare completamente la solita modalità di redazione e invio della fattura per passare a un sistema totalmente informatico, così come nella ricezione delle fatture da eventuali fornitori. E non dimentichiamo l'uso della PEC. Sarà l'unico modo per affrontare questo adempimento obbligatorio".
Due mesi di tempo possono essere tanti, ma anche pochi. "Non c'è tempo da perdere e ci saranno periodi di tolleranza, ma serve innanzitutto informazione, anche di base. E come associazione ci mettiamo al servizio di chi ha necessità", conclude Carpignano.
"Si tratta di una buona occasione per le nostre imprese per continuare a evolvere nel processo di digitalizzazione - aggiunge Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino e provincia - e questo porta a un'opportunità di crescita per le imprese e il mondo produttivo".