Stoppata, almeno per il momento, la proposta del M5S di coltivare cannabis ad uso terapeutico nei vivai del Comune di Torino. Primo firmatario della mozione il consigliere pentastellato Federico Mensio. L'atto aveva l'obiettivo di impegnare la sindaca e la giunta ad "attivare le procedure necessarie ad ottenere l'autorizzazione alla coltivazione della cannabis ad uso medico presso il vivaio Regio Parco in strada alla Manifattura Tabacchi 32 e/o presso l'Istituto Bonafous in strada Pecetto 32/34 a Chieri".
Le serre presenti all'interno del Bonafous risultano però datate, come hanno spiegato gli uffici comunali. "Le strutture - hanno spiegato - sono state realizzate oltre 40 anni fa e la parte impiantistica risulta non adeguata alle esigenze, così come il livello il standardizzazione richiesto. "Durante la coltivazione - hanno aggiunto - sono frequenti anche le analisi chimiche, quindi non devono esserci anche dei laboratori: andrebbero valutate le esigenze per convertire il luogo".
Sul vivaio di Manifattura Tabacchi Palazzo Civico sta valutando un percorso per renderlo più fruibile "per tutta struttura verde della Città perché è centrale, quindi è da escludere". La prof.ssa Paola Bruni ha poi evidenziato come al momento non sia stata dimostrata l'efficacia terapeutica della cannabis. La proposta del M5S va quindi aggiornata, alla luce di queste informazioni, prima di essere ridiscussa. La consigliera pentastellata Chiara Giacosa ha annunciato che presenterà degli emendamenti per estendere il tema della mozione all'uso veterinario.
Nel 2016 in Piemonte i pazienti trattati con cannabis ad uso medico erano 639, per una spesa di oltre 93 mila euro. Nel 2017 erano più che triplicati, arrivando ad oltre 200, con un costo di più di 193 mila euro. A inizio ottobre la Regione ha annunciato di voler finanziare uno studio clinico sull’efficacia e sulla sicurezza dei trattamenti con cannabis terapeutica, promosso dalla Città della Salute e della Scienza di Torino su 90 pazienti.