Accogliendo la proposta avanzata da Piero Vercelli, già assessore comunale ai Servizi Sociali e attualmente presidente della cooperativa “Jokko”, la Diocesi di Asti ha messo a disposizione la gestione della propria colonia “Porta Paradisi” di Bardonecchia, fin dagli anni ‘50 gestita dalla proprietà religiosa.
Alla quale lo scorso mese è subentrata “La perla delle Alpi”, soggetto nato dalla sinergia tra la già citata cooperativa “Jokko” e la cooperativa “La città del sole”, presieduta dalla dott.ssa Flavia Godino. Realtà, attive sul territorio ormai da molto tempo, che si occupano rispettivamente di ragazzi e della loro integrazione (“Jokko”) e delle esigenze e dei bisogni di persone con disabilità di ogni genere.
L’obiettivo che si prefigge “La perla delle Alpi” non sarà soltanto di riorganizzare la parte ricettiva, accogliendo quindi tutto l’anno gruppi e singoli nella Casa per Ferie, ma soprattutto conferire al progetto una marcata valenza sociale attraverso la realizzazione, in una parte dell’ampio complesso (oltre 5.000 metri quadrati, con facilità di accesso ai diversamente abili), di una Comunità Socio Assistenziale per disabili gravi. Tale struttura potrà ospitare 10 ospiti più 2 in regime di pronta accoglienza, fornendo loro nel contempo un luogo accogliente in cui stare e presso il quale svolgere un percorso educativo stimolante che comporti la partecipazione alla vita sociale.
LA COLONIA
Gli ospiti – che avranno a disposizione circa 140 posti letto tra camere singole, doppie, triple, quadruple e stanze multiple per gruppi pi numerosi – potranno autogestirsi usufruendo di tutti i servizi presenti presso la struttura (cucina, sala mensa, sala giochi e ampi spazi comuni interni ed esterni) con in ogni caso anche la possibilità di optare per la formula alberghiera con servizio di mezza pensione o pensione completa. E’ inoltre in programma la realizzazione di un campo sportivo polivalente, che sarà rivolto non soltanto agli ospiti della colonia e della attigua comunità per disabili ma aperto anche alla cittadinanza e ai turisti.
Una variegata proposta che si arricchisce ulteriormente grazie alla partnership con la scuola di sci e snowboard “Lesa Arnauds”, fondata nel 2009 a Bardonecchia dai maestri di sci astigiani Monica e Fabrizio Marrandino. Gli ospiti della struttura potranno così usufruire di una speciale convenzione per le attività sportive, estive ed invernali, gestite da veri professionisti della montagna. Pertanto (tra le molte proposte) escursioni, mountain bike, rollerblade, nordic walking, arrampicata, pesca, tennis, golf, equitazione, vela e sci nautico sul lago di Avigliana. E, d’inverno, sci alpino, snowboard, snowkite, telemark e ciaspole. Attività rivolte anche ai diversamente abili, grazie all’apporto di professionisti specializzati.
«Non abbiamo mai voluto fare gli albergatori – ha affermato nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa don Attilio Novo, economo della Diocesi di Asti e finora responsabile della colonia – preferendo orientarci sempre sul fronte sociale, ospitandovi le parrocchie per le vacanze estive. Ma ormai i costi sono diventati insostenibili: ad esempio paghiamo 20.000 euro annui di Imu. Pertanto, quando Piero Vercelli ci ha prospettato un maggior utilizzo della struttura, abbiamo deciso di metterla a disposizione».
«Mi trovo a ricevere un lavoro fatto da altri – ha affermato monsignor Marco Prastaro, da poche settimane vescovo di Asti – per cui non posso che dirmi contento ed orgoglioso di raccogliere questo frutto. Ciò che mi colpisce è che – citando Papa Francesco secondo cui una delle malattie mortali della Chiesa è affermare “si è sempre fatto così”, per giustificare il non cambiare nulla – qui si è colto perfettamente che le situazioni cambiano, si evolvono. Disponiamo di un patrimonio che appartiene a tutta la comunità astigiana ed è opportuno che venga destinato a chi ha più difficoltà nella vita».
Opinione condivisa con Mario Sacco, presidente di Confcooperative Asti e Alessandria nonché vicepresidente di Confcooperative Piemonte, il quale ha affermato: «Ho accettato con grande entusiasmo di partecipare a questo importante progetto, tale tanto dal punto di vista sociale per le possibilità che offre ai disabili consentendogli di svolgere attività sportive che altrimenti gli sarebbero precluse. Stiamo investendo molto su questo tipo di iniziative e ancor più lo faremo in futuro, nella convinzione che, in questo momento in cui gli enti pubblici socio-assistenziali si trovano in oggettive difficoltà, una forte collaborazione tra pubblico e privato in ambito di welfare può contribuire a superare problemi che sono sotto gli occhi di tutti».
Piero Vercelli e Flavia Godino, responsabili delle due associazioni che gestiranno la struttura, hanno invece rimarcato i valori di inclusione correlati all’iniziativa e la sinergia importante tra mondi diversi (sport, disabilità, sociale e accoglienza turistica) che si mettono insieme per fare squadra. Ha quindi preso la parola Vincenzo Soverino, referente Aisla Asti e vicepresidente nazionale della Onlus, il quale ha sottolineato come, ormai da una dozzina d’anni, si spenda per favorire l’inclusione di persone con disabilità. «Ora, grazie all’associazione Flytherapy, sto cercando di prendere il brevetto per ultraleggeri e sarò felicissimo di accogliere l’invito a provare, l’11 dicembre, a sciare per la prima volta nella mia vita. E’ fondamentale far comprendere che il disabile non deve rinunciare a vivere, quanto piuttosto venir posto nelle condizioni di poter svolgere ogni tipo di attività».