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Economia e lavoro | 28 novembre 2018, 18:04

Giorni caldi per FCA a Torino: dopo il contratto, domani si parla degli investimenti. E intanto si prepara il Consiglio aperto

I rappresentanti di Fiom-Cgil hanno già incontrato alcuni dei gruppi politici in Regione e Comune in vista del 13 dicembre. Lazzi: "L'ultimo anno di piena occupazione in città vide la produzione di 6 modelli, per 200mila vetture"

Giorni caldi per FCA a Torino: dopo il contratto, domani si parla degli investimenti. E intanto si prepara il Consiglio aperto

Sono giorni chiave, quelli che scandiscono la fine del 2018, per la vicenda FCA e il futuro di tanti lavoratori, distribuiti nei principali stabilimenti del nostro territorio. Dopo i primi incontri di ieri per quanto riguarda il rinnovo del contratto nazionale, infatti, domani sarà la volta delle riunioni con i vertici del Gruppo (di sicuro con Pietro Gorlier, responsabile Emea e protagonista del nuovo corso voluto da Mike Manley dopo la morte di Sergio Marchionne) per conoscere i piani e gli investimenti futuri. Proprio Mike Manley è annunciato all'incontro, che dovrebbe cominciare alle 11 a Mirafiori. Per Uilm e Fim ci saranno i segretari generali Rocco Palombella e Marco Bentivogli.
Così come per le riunioni sul contratto, che hanno visto presenti i massimi rappresentanti nazionali delle sigle metalmeccaniche, Fiom sarà ricevuta separatamente rispetto a Fim, Uilm, Fismic e associazione quadri. Ma intanto i metalmeccanici della Cgil hanno iniziato in questi giorni ad affrontare i primi incontri in vista del Consiglio riunito di Comune e Regione sul tema Fca che si terrà a metà del prossimo mese.

In particolare, Fiom ha incontrato i gruppi regionali riuniti, e per il comune di Torino i 5 stelle e Torino in comune. Nei prossimi giorni sono già fissati gli appuntamenti con la lista civica per Torino e il Partito Democratico. "Stiamo esponendo ai vari gruppi consigliari le nostre posizioni e le nostre preoccupazioni sul futuro economico della città e in particolar modo sul futuro del settore più importante che è quello automobilistico - spiega Edi Lazzi, segretario provinciale della Fiom-Cgil -. Tutto ciò anche alla luce del consiglio comunale e regionale aperto che si terrà il 13 dicembre con la presenza del gruppo FCA dove chiederemo al Comune, alla Regione e al Governo di svolgere al meglio il proprio ruolo per ottenere dall'azienda un impegno preciso volto a garantire la piena occupazione degli addetti nel più breve tempo possibile".
"Domani - prosegue Lazzi - ci sarà anche l’incontro tra la dirigenza FCA e le organizzazioni sindacali in merito al piano di allocazione dei nuovi modelli e si capirà meglio quali intenzioni ha il gruppo automobilistico. Da parte nostra sarà importante avere chiare le tempistiche di messa in produzione e non solo. Molto dipenderà da quanti soldi si deciderà di mettere negli investimenti, soprattutto se verranno confermate le voci della messa in produzione della 500 elettrica in Italia, dalla quantità di nuovi modelli e dal numero di autovetture da assemblare. Sottolineo che a Torino l’ultimo anno che ha visto la piena occupazione dei dipendenti senza l’utilizzo degli ammortizzatori sociali si producevano 6 modelli, trasversali nei segmenti e il numero di auto prodotte superava le 200.000 unità".

Massimiliano Sciullo

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