Nel 2019 la Regione Piemonte metterà a disposizione più di 18 milioni di euro a sostegno del turismo.
Quindici milioni saranno accessibili tramite i fondi rotativi e di garanzia per le imprese turistiche che, rispettivamente, supporteranno gli investimenti e favoriranno l'accesso al credito delle imprese. A questi si aggiungeranno 2 milioni di euro per migliorare i servizi per il cicloturismo e, novità del 2019, 5 milioni di euro per lo sviluppo della montagna.
Proprio questi ultimi due settori rientrano nei quattro prodotti turistici chiave per il territorio - outdoor, enogastronomia, cultura e sport - sui quali la Regione Piemonte concentrerà il lavoro nei prossimi anni. Numeri e temi che verranno illustrati e affrontati questa mattina al Teatro Regio di Torino agli Stati generali per il turismo. QuI verrà presentato il Documento di indirizzo per lo sviluppo turistico regionale, che è stato elaborato in circa otto mesi di incontri sul territorio ed ha coinvolto oltre 1.100 partecipanti tra operatori del settore.
"Ad emergere è stato - spiega l'assessore regionale al turismo Antonella Parigi - è un territorio che afferma con forza la sua vocazione come destinazione turistica, anche nel contesto internazionale e che si caratterizza come autentica, attiva, affascinante e sostenibile. Una destinazione - ha aggiunto - che non insegue il turismo di massa, ma quello consapevole che genera Pil e lascia un valore".
Per il futuro si dovrà quindi lavorare per favorire una crescita sostenibile del turismo, sviluppare un modello di governance a regia regionale, promuovere un percorso per gli operatori del turismo e il miglioramento della mobilità, dal trasporto pubblico e privato ai collegamenti aeroportuali. Un turismo, ha spiegato Parigi, che "sia tutela e rispetto della comunità, al suo servizio".
Da qui la proposta di un "lavoro sulle marginalità e i borghi che devono essere resi vivi, oltre che turistici, e un investimento sul recupero delle nostre tradizioni". La Regione Piemonte sta valutando di limitare il numero di Airbnb nei centri storici. Questo con l'obiettivo di preservare il tessuto economico e sociale, oltre ad evitare lo spopolamento dovuto alla concentrazione di attività di questo tipo.