![Regione, approvata la legge di riordino. Nicco: "Raggiunto un buon risultato, ma per il futuro auspico meno frenesia"](https://www.torinoggi.it/fill/90/90/fileadmin/archivio/torinoggi/campanella_presidente_02.jpg "Regione, approvata la legge di riordino. Nicco: "Raggiunto un buon risultato, ma per il futuro auspico meno frenesia"")
Non ci sta la Circoscrizione 7 a lasciare che Torino venga definita una “città No Tav”. L’argomento ha messo d’accordo la maggioranza di centrosinistra e l’opposizione di centrodestra, che insieme firmeranno una mozione, in discussione nel prossimo consiglio (il 3 dicembre), per “mantenere fede agli impegni sottoscritti con la Francia e con l’Europa”.
Nella mozione si cita la manifestazione del 10 novembre, con il “popolo Sì Tav” in piazza Castello, con oltre 30.000 persone, per protestare contro la volontà della giunta comunale di bloccare l’opera, “oggi ampiamente modificata – si legge nella nota – per ottimizzarne l’impatto sul territorio”. “La nostra città – prosegue la 7 – storicamente si pone come laboratorio, da cui sono sempre partite grandi idee e proposte in ambito politico, sociale, industriale, scientifico e commerciale”.
L’idea è che i costi per fermare i lavori siano superiori all’impegno di spesa per portarli a termine. “Sono riflessioni – commenta Luca Deri, presidente della 7 – che sono state condivise dalle decine di migliaia di cittadini che hanno liberamente scelto di partecipare alla recente manifestazione di piazza, per quello che si può definire un vero popolo Sì Tav”.