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Economia e lavoro | 11 dicembre 2018, 14:27

Comital-Lamalu, nuova svolta dalla visita a Roma da Di Maio: c'è la cassa integrazione

Ennesimo colpo di scena in una vicenda che vede ormai i lavoratori senza stipendio da giugno 2018. Tornano sul tavolo gli ammortizzatori sociali per i quali ci sarebbero le coperture. Domani incontro in Regione per i dettagli

Comital-Lamalu, nuova svolta dalla visita a Roma da Di Maio: c'è la cassa integrazione

Dalla tappa romana, il caso Comital-Lamalu  sembra aver preso una nuova direzione. Questa volta - si spera definitiva - in senso positivo. Alla convocazione presso il Mise di curatela e sindacati, infatti, è emersa la conferma della copertura per la cassa integrazione per i 130 lavoratori delle due aziende di Volpiano, unite ormai in un unico destino e senza stipendio da giugno.

Il governo, in particolare, ha comunicato che la circolare applicativa del decreto “emergenze” garantirà la copertura della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori. 

Insomma, si ritorna alla posizione espressa dal vicepremier Luigi Di Maio in occasione della sua presenza a Torino a fine ottobre, quando aveva rassicurato i dipendenti delle due aziende sul fatto che si potesse procedere con la cassa integrazione nonostante le due imprese fossero state dichiarate fallite dal tribunale di Ivrea che non aveva ravvisato continuità produttiva. 
Da quel giorno, però (Di Maio aveva incontrato anche i dipendenti di Hag-Splendid), nulla era più successo. E si era arrivati a ieri, lunedì 10 dicembre, quando si sarebbe dovuta concludere la procedura di licenziamento e sarebbero dovute partire le lettere per i lavoratori.
Quindi la paura, tornata protagonista di una vicenda che ha già riservato troppe amarezze a un territorio e a centinaia di famiglie, la convocazione di un tavolo in Regione, presso l'assessorato al Lavoro di Gianna Pentenero e quindi la convocazione a Roma, che ha sospeso ogni ulteriore incontro.

La richiesta di cassa integrazione dovrà essere formalizzata domani dalla curatela fallimentare nel corso di un incontro convocato alle 12 presso l’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte.

“Il governo ci ha comunicato che la circolare applicativa del decreto “emergenze” indirizzerà la norma e garantirà la cassa integrazione per i lavoratori Comital e Lamalù - commentano Dario Basso, segretario generale della Uilm di Torino, e Ciro Di Dato, responsabile di zona per la Uilm -. In questo quadro, la curatela dovrebbe essere nelle condizioni di inoltrare la richiesta e dovremo verificare in Regione che questo avvenga. Speriamo che sia la volta buona, i lavoratori attendono da sei mesi e hanno esaurito la pazienza”.

"Basta alibi - aggiungono Federico Bellono e Julia Vermena, della Fiom di Torino -: i curatori devono subito predisporre la domanda di cassa per i lavoratori, senza reddito né versamenti contributivi da giugno. Sarebbe per loro una boccata d'ossigeno: un premio alla loro determinazione di fronte ai troppi intoppi formali. In Regione ci andremo a stretto giro solo per fare l'accordo per la cigs. Per poi  concentrarci sulle prospettive industriali delle 2 aziende fi Volpiano, e quindi il prossimo bando che dovrà far emergere formalmente le manifestazioni d'interesse, che pure non sono mancate neanche in queste difficili giornate".

Ora i curatori fallimentari effettueranno le verifiche e gli approfondimenti del caso. “Naturalmente auspico e in questa direzione stanno lavorando i curatori - dichiara l’assessore regionale  al Lavoro Gianna  Pentenero - che ora possano chiedere al tribunale l’autorizzazione per il ricorso alla cassa integrazione, primo passaggio per tornare al ministero. Questo allevierebbe finalmente il disagio in cui da troppo tempo si trovano i lavoratori delle due aziende. Ricordo comunque che l’obiettivo ultimo a cui le istituzioni stanno lavorando resta la re-industrailizzazione del sito di Volpiano, su cui pare non manchi qualche segnale positivo”.

Massimiliano Sciullo

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